Shir Shishi – Guerra di sfinimento

kaminski2Ra’aya Harnik nasce a Berlino nel 1933 e giunge bambina in Terra di Israele prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Studia sociologia e pedagogia all’Università di Gerusalemme e lavora come critica letteraria ed editor per programmi radiofonici. Dopo la prima Guerra del Libano si distingue come attivista contro l’occupazione militare della zona sud del Libano 1982 – 2000 e gli interventi militari voluti da Menahem Begin e Ariel Sharon.
Ra’aya Harnik è una poetessa raffinata, capace di tramettere una grande forza femminile nelle composizioni liriche, apparentemente semplici.
La morte del figlio Gonny, ufficiale, ha segnato un punto di svolta fondamentale nella sua vita e nella sua produzione.

Non porterò in olocausto
mio figlio.
Non io.

Di notte Dio e io
facciamo i calcoli
su cosa spetta a chi.

Io so
a mio figlio no
e non
in sacrificio

Non più l’anno ‘42
non più Treblinka
non più pecore al macello.
Ora fieri
ora come a Massada
ora, come il gregge portato all’olocausto

(“Poesie per Gonny, Hakibbutz Hameuchad, Tel Aviv, 1983, pp. 9-11)

Sarah Kaminski, Università di Torino