melamed, storia – Memorie in salotto

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“L’obiettivo è far conoscere, in particolare ai più giovani, la storia degli ebrei libici, fatta sì del dramma della fuga, ma anche di sapori e profumi, di ricordi di un luogo dove esistevano decine di sinagoghe, in cui la presenza ebraica risale a tempi antichi. E far conoscere anche la mentalità, gli aneddoti e appunti i ricordi di persone che vennero qui con ‘una valigia e venti sterline’, e che affrontarono un lungo e complesso processo di integrazione, con gli ebrei romani e con la società.”
Torna il prossimo 21 giugno il progetto “importato” da Israele “Zikaron baSalon”, in ebraico “Memorie in salotto”, che ci introduce la direttrice del Centro di Cultura Ebraica Miriam Hayun. Dopo la buona riuscita dello scorso anno, quando le case di alcune famiglie ebraiche romane avevano accolto decine di persone per ascoltare i racconti di testimoni della Shoah, quest’anno l’iniziativa è dedicata alle “memorie libiche”, a cinquant’anni dal tragico esodo del 1967, quando molti ebrei in fuga trovarono rifugio in Italia e in particolare a Roma.
Una prima serie di appuntamenti, contestuali e di preparazione al progetto, avevano avuto luogo alla scuola ebraica nelle scorse settimane, con momenti di confronto dedicati solo ai ragazzi, che hanno potuto approfondire il tema con Victor Magiar, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che il 4 maggio aveva incontrato studenti delle medie; con Claudia Fellus, Vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma, che il 5 maggio aveva incontrato studenti del liceo; e con David Meghnagi, Assessore alla Cultura dell’UCEI, che il 12 maggio aveva incontrato bambini delle elementari.
Il prossimo 21 giugno, i salotti di case romane si apriranno a tanti ospiti. “Ovviamente gli incontri sono aperti a tutti, ma in particolare l’attenzione è proprio per i giovani, che non possono ricordare quegli anni, affinché sappiano cosa avvenne in Libia, e conoscano quell’esodo che ha cambiato, in positivo, il volto dell’ebraismo romano e italiano”, continua Hayun. “Sul sito memoriebraiche.it è intanto possibile vedere diverse interviste, una sorta di archivio permanente di quella memoria.”
Sono previsti diversi appuntamenti “in salotto”, sia con testimoni dell’esodo dalla Libia, sia con ebrei romani che racconteranno l’accoglienza riservata ai fratelli libici, e il processo di integrazione che, nel corso degli anni, ha visto gli ebrei tripolini e bengasini inserirsi alla perfezione nella comunità romana, divenendone una componente importante. Il progetto è promosso dalla Comunità Ebraica di Roma, dal Centro di Cultura Ebraica e da Delet Eventi.
Per partecipare è possibile scrivere al Centro di Cultura Ebraica all’email centrocultura@romaebraica.it

(9 giugno 2017)