Terremoto – L’impegno UCEI
Un campo di calcio per Amatrice
L’appuntamento è per domenica 2 luglio. Una grande festa, per e tra la gente. Per Scai, la più popolosa frazione del Comune di Amatrice. Ma anche per tutte le altre realtà colpite dal terremoto che ha devastato il Centro Italia negli scorsi mesi. Gli occhi di tutti puntati su un fazzoletto verde, il terreno in cui far crescere nuovi sogni e speranze per affrontare con ancora più slancio una quotidianità difficile.
In quella data infatti, a Scai, sarà inaugurato un nuovo campo di calcetto riqualificato grazie a una donazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
L’inaugurazione del nuovo impianto (per cui sono partiti nella giornata di ieri i lavori, nell’immagine) sarà segnato da un evento speciale in fase di organizzazione. Una partita di calcio, con il coinvolgimento tra gli altri del Maccabi Italia, per testimoniare attraverso lo sport la concretezza e l’incisività di un impegno al servizio della collettività. Ma anche l’avvio di un percorso che non si esaurirà e proseguirà nel tempo.
Afferma Franca Formiggini Anav, assessore dell’Unione cui è stato affidato il compito di seguire e coordinare le iniziative di assistenza alle realtà colpite dal sisma: “Lo sport è veicolo straordinario per la condivisione di valori profondi, che ci uniscono nel segno della solidarietà e dell’amicizia. La scelta di realizzare questo campo di calcetto risponde a un’esigenza precisa: regalare un luogo di svago, incontro e convivialità che possa resistere nel tempo. Perché la gente di Amatrice merita non soltanto ammirazione per come sta reagendo al dramma che l’ha colpita negli scorsi mesi, ma anche un aiuto concreto. Noi ci siamo e ci saremo anche in futuro. L’ebraismo italiano, che ha nel cuore questi valori, non poteva sottrarsi”.
(9 giugno 2017)