“Il Balagan a rischio, sosteneteci”

Si è chiusa con la frizzante Lizzie Doron, scrittrice israeliana tra le più amate, la prima esperienza del Balabrunch con autore. Il nuovo festival culturale ideato dalla Comunità ebraica fiorentina, nato come anticipazione primaverile del già rodato Balagan Cafè, chiude i battenti ospitando un incontro significativo per contenuti e pubblico. Al centro dell’evento la presentazione del nuovo libro di recente uscita Cinecittà, che parla dell’amicizia con un film-maker palestinese ed è stato pubblicato come i precedenti dalla casa editrice Giuntina. Ma anche i suoi scritti passati, dedicati in particolare all’almeno altrettanto complesso tema della Memoria e della sua trasmissione alle nuove generazioni.
Ad accogliere Doron (che domani sarà anche a Siena e Pistoia, sempre nell’ambito del Balabrunch) l’assessore alla Cultura della Comunità ebraica fiorentina Laura Forti e il direttore artistico della manifestazione Enrico Fink.
Il testimone passerà adesso al Balagan, di cui partirà il 22 giugno una nuova edizione. Un’edizione che si annuncia più difficile di altre, da un punto di vista finanziario. Per questo, per far vivere il Balagan (che è luogo di cultura e incontro a ingresso libero, non uno spazio commerciale), è stata lanciata in rete una campagna di crowdfunding cui ciascuno può contribuire.
“Mantenere in vita un festival estivo comporta dei costi. Ci stiamo muovendo perché questo spazio sia sempre di più un luogo di dialogo, di confronto e di collaborazione. Uno spazio per la multicultura che a Firenze non c’è e che invece è importante avere. Questo è un motivo per contribuire” sottolinea Forti nel suo appello.

(11 giugno 2017)