…memoria

“Censored Voices”, il docufilm della regista Mor Louschy costruito intorno alle interviste dello scrittore Amos Oz ai soldati israeliani realizzate pochi giorni dopo la Guerra dei Sei giorni, è un’operazione di memoria e di contro memoria: fa riemergere voci dal passato che sono una parte dello scenario e, allo stesso tempo, ridiscutono o chiedono di ridiscutere la memoria consolidata nel tempo. Sulla questione della memoria la discussione è molto spesso incentrata sulla questione della fedeltà o meno all’evento.
“Censored Voices” fa un’operazione diversa e ci dice una cosa molto semplice: la memoria che abbiamo del passato non è oblio, è sempre ricostruzione. E nel momento in cui enuncia questo principio, lo applica.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(11 giugno 2017)