perdono…

L’esempio migliore di perdono è quello di Giuseppe, che perdonò i suoi fratelli che avevano pensato di ucciderlo e poi lo avevano venduto: “Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita” (Gn 45, 5).
Chiunque è misericordioso verso gli uomini otterrà misericordia in cielo – Sanhedrin, 51 b.
Coloro che subiscono l’ingiustizia senza renderla; coloro che sono oppressi e non opprimono; coloro che sono perseguitati e non perseguitano; che sono maltrattati e non maltrattano; coloro che agiscono per amore e sopportano con gioia le loro sofferenze, la Scrittura di loro dice: coloro che in questo modo amano Dio, sono come il sole del mattino in tutto il suo splendore (Giudici 5, 34). – Shabbath 88 a/b.
Il Giorno del Pentimento (Yom Kippur) assolve dalle colpe di fronte a Dio, ma non di fronte alla persona offesa, fin quando non si ottiene prima il perdono esplicito dalla persona stessa” – Yoma 89 a.
Colui che restituisce il maltolto prima di presentare l’offerta espiatoria, è perdonato; se presenta l’offerta prima di restituire il maltolto, non viene perdonato. (Mishnah baba kamma 9, 12)
Chi va oltre se stesso e perdona il suo prossimo, gli verranno perdonati tutti i suoi peccati (Rosh HaShanah 17a).
Perdona al prossimo le sue colpe quando preghi e ti saranno rimessi i tuoi peccati. Non lasciarci commettere peccati o ingiustizie, non indurci in tentazione. – Berachot 60 b.

Paolo Sciunnach, rabbino

(12 giugno 2017)