Ebrei di Libia, 50 anni in Italia
Una serata anche a Tel Aviv
La storia dell’arrivo in Italia degli ebrei libici, profughi forzati dal loro paese dopo la guerra dei Sei Giorni del 1967 vinta da Israele, è stata protagonista ieri sera a Tel Aviv al Museo del popolo ebraico ‘Hatfutsot’. Al tavolo dei relatori Hamos Guetta, consigliere dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, e la giornalista israeliana Sivan Rahav Meir con un intervento iniziale della direttrice del Museo Liora Shani.
“Un salto nel tempo attraverso le immagini, le musiche e le storie di queste persone che intrapresero il viaggio, costrette a lasciare la Libia in pochi giorni e senza poter portare con sé quasi nulla” ha spiegato a proposito di questi 50 anni Guetta, le cui parole sono riportate da Ansamed.
Ad essere messo in rilievo, nel corso della serata, il contributo che gli ebrei libici hanno saputo offrire non solo al mondo ebraico ma alla società italiana nel suo insieme.
Un contributo che è stato centrale nell’intervento tenuto appena pochi giorni fa al Tempio Maggiore di Roma dal premier Paolo Gentiloni.
L’appuntamento, ha sottolineato Guetta, è adesso per il 28 giugno. In quell’occasione, al Teatro di Roma, è infatti in programma una grande serata dal titolo “Ebrei di Libia 1967-2017 – Cinquanta anni in Italia” di cui lo stesso Guetta è direttore tecnico.
(14 giugno 2017)