Balagan, quarta edizione al via
con le note del Mediterraneo
Dal 22 giugno al 10 settembre sei appuntamenti per la quarta edizione del Balagan Cafè, il festival culturale organizzato dalla Comunità ebraica di Firenze in collaborazione con il Comune.
Ad aprire il Balagan, presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, un concerto-viaggio sulle note del Mediterraneo dei due celebri jazzisti livornesi Mauro Grossi e Matteo Scarpettini.
“Viaggi, migrazioni, diaspore”, il tema di questa edizione. Una riflessione che, pur partendo dall’esperienza ebraica, si allarga ad osservare un mondo la cui evoluzione è segnata a ogni livello dalla mobilità, dal viaggio o l’annullamento delle frontiere come opportunità per le società con più mezzi. Protagonisti grandi nomi della cultura italiana ed internazionale da David Krakauer a Giancarlo Schiaffini, passando per Zeno de Rossi, Mauro Grossi e Giovanni Seneca.
Tra le novità di quest’anno il “Balaghino dei bambini”, letture animate con percorsi ludico-didattici, giochi relazionali, attività espressive realizzate in collaborazione con le biblioteche fiorentine. Un’iniziativa che è frutto di un lungo lavoro svolto durante l’inverno, quando, la Comunità ebraica ha organizzato un corso di formazione per animatori che ha visto collaborare insieme una trentina di iscritti appartenenti a varie aree professionali della città e della Toscana, dalla Biblioteca delle Oblate, dell’Isolotto, del Galluzzo, a operatori della cooperativa Coopculture di Firenze, Prato e Siena, a insegnanti della Comunità ebraica stessa. Il corso ha dato vita a cinque animazioni di libri tratti dal Catalogo Giuntina per l’infanzia svolte nella Biblioteca delle Oblate, nelle quali gli animatori hanno avuto la possibilità di sperimentare le conoscenze acquisite con un concreto lavoro sul campo.
Il via il 22 giugno con “Livorno, crocevia di cultura fra Europa e Mediterraneo” con apericena a base di piatti della tradizione culinaria ebraica livornese e presentazione del libro “Una storia del secolo breve” insieme Ambra Tedeschi, direttrice del Pitigliani, intervistata dall’assessore alla cultura della Comunità ebraica Laura Forti. Seguirà un concerto del Coro Ernesto Ventura di Livorno, diretto dal Maestro. Paolo Filidei; poi un intermezzo con un frammento di una commedia di Guido Bedarida in Bagitto, il dialetto giudeo-italiano utilizzato dagli ebrei in Toscana e a Livorno in particolare (a cura dalla compagnia teatrale Pietrarossa).
Saranno poi i due celebri jazzisti livornesi Mauro Grossi e Matteo Scarpettini a chiudere la serata in musica con un concerto-viaggio sulle note del Mediterraneo.
Si parlerà di “Migrazioni” il 29 giugno con la presentazione di “L’Età del transito e del conflitto” con Ugo Caffaz a cui seguirà il concerto del chitarrista-compositore Giovanni Seneca che presenterà “Ecanes”, il suo sesto album con brani eseguiti su tre modelli di chitarre (classica, battente e flamenca) in quintetto con contrabbasso e percussioni, fisarmonica e voce. Le tre chitarre di Seneca guideranno il pubblico in un percorso che fonde la tradizione classica con quella popolare con riferimenti e citazioni che provengono da diverse aree geografiche e musicali: dai Balcani al sud Italia dalla musica barocca a sonorità contemporanee.
Giovedì 6 luglio protagonista sarà “La rotta dei Balcani”; alle 20 il professor Mark Bernheim racconterà la storia delle scomparse comunità ebraiche di Slovenia, e a seguire, ospite d’onore direttamente da Belgrado il Trio “Istanbul Night”: Roni Beraha, Aleksandar Lipovan, Vladimir Coka Stojkovic racconteranno il mondo ebraico dei Balcani con un concerto molto suggestivo.
Giovedì 3 agostosaranno “Le rotte del cielo” le protagoniste di un nuovo appuntamento con il Balagan Cafè. Al centro della serata “In principio”, storia e musica della creazione del mondo con Giancarlo Schiaffini, Marcella Carboni ed Enrico Fink. I tre artisti daranno vita a una originalissima lettura musicale della creazione del mondo e del primo esilio (quello dal Giardino), fra tradizione ebraica e scienza contemporanea. Giancarlo Schiaffini (come Enrico Fink laureato in fisica), è una figura centrale della musica d’avanguardia in Italia – allievo di Stockhausen, Globokar e Ligeti, con collaborazioni che vanno da John Cage a Luigi Nono, membro della Italian Instabile Orchestra.
Il 10 agosto spazio a “Il viaggio della musica” con il concerto di David Krakauer, Zeno de Rossi e Alfonso Santimone. Krakauer, considerato maestro del Klezmer (genere musicale tradizionale degli ebrei aschenaziti dell’Est Europa) e del jazz incontrerà la tradizione musicale degli ebrei toscani con il supporto del progetto “Hatzel”, con Zeno De Rossi (batterista di Vinicio Capossela) e il pianista Alfonso Santimone. “Hatzel” è un sogno in musica ambientato nell’Italia ebraica, nella sua memoria e tradizione con il desiderio di raccontare l’anima ebraica presente in modo spesso nascosto nella storia del nostro paese come un mondo a parte, caratterizzato da una varietà sorprendente: dai poemi in musica del rabbino di origine bolognese Shmuel Archivolti, alle melodie tradizionali degli ebrei livornesi accompagnate alle parole del poeta ebreo di Spagna Shlomo Ibn Gabirol, o ancora alle influenze centroeuropee nelle melodie di Gorizia, Venezia, Ferrara.
Gran finale domenica 10 settembre con “La diaspora ebraica”, in occasione della Giornata europea della cultura ebraica. Ad ispirare gli eventi della giornata sarà il fenomeno storico dell’esilio dalla Terra d’Israele e la diffusione e radicamento di Comunità ebraiche in molti Paesi in Europa e nel mondo, che ha dato vita a importanti espressioni identitarie all’interno dell’ebraismo, e che ha interessato in modo notevole anche l’Italia, dove le prime tracce di una presenza ebraica risalgono a oltre duemila anni fa.
(20 giugno 2017)