Roma – 30 anni senza Primo Levi“Rileggiamolo ad alta voce”
Era molto affollata ieri pomeriggio la Casina dei Vallati, sede della Fondazione Museo della Shoah, dove scrittori e artisti si sono cimentanti in una maratona letteraria in ricordo di Primo Levi, con letture da Se questo è un uomo, La tregua, I sommersi e i salvati.
Un evento organizzato dal Centro di Cultura Ebraica in collaborazione con la Federazione Unitaria Italiana Scrittori (Fuis), a trent’anni dalla scomparsa dello scrittore torinese, al quale hanno preso parte autori e artisti di rilievo, in rigoroso ordine alfabetico: Fulvio Abbate, Roberto Attias, Giorgio Biferali, Isabella Borghese, Edith Bruck, Gianfranco Calligarich, Furio Colombo, Giorgio Crisafi, Georges de Canino, Francesco De Girolamo, Karen Di Porto, Roberto Faenza, Paolo Febbraro, Ludovico Fremont, Tommaso Giagni, Tommaso Giartosio, Filippo La Porta, Lia Levi, Giordano Meacci, Michela Monferrini, Sandra Petrignani, Roberto Piperno, Paolo Ruffini, Mirella Serri, Elena Stancanelli, Antonio Veneziani e Aldo Zargani.
Introdotti dalla presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, dal Presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia e dal Presidente della Fuis Natale Antonio Rossi, gli scrittori hanno letto brani e raccontato il loro rapporto con Levi. “Primo Levi è stato un importante Testimone, ma è stato anche uno dei più importanti scrittori italiani della seconda metà del ‘900, insieme a Elsa Morante, a Carlo Emilio Gadda, a Italo Calvino”, ha detto il critico letterario Filippo La Porta.
Molti gli interventi emozionanti, per un progetto curato da Desirée Massaroni della Fuis. Tra questi, quello dell’attore Massimo Ghini, che ha interpretato il personaggio di Cesare nel film di Francesco Rosi “La tregua”, e che ha ricordato il suo rapporto con Lello Perugia, il sopravvissuto romano a cui Levi si ispirò scrivendo il libro che racconta la liberazione di Auschwitz e il lungo viaggio di ritorno in Italia.
Marco Di Porto
(28 aprile 2017)