Giancarlo Piperno z.l.

Sara Valentina Di PalmaÈ deceduto dopo lunga malattia giovedì 22 giugno il dottor Giancarlo Piperno z.l., di cui scrissi pochi mesi or sono in occasione dell’onorificenza conferitagli dal Comune di Serravalle Pistoiese lo scorso 25 aprile, per i suoi meriti di partigiano combattente. L’operato del dottor Piperno è presente nelle nostre vite non solo, come ricordavo, per aver contribuito alla lotta di Liberazione decidendo, sedicenne, di non poter trascorrere il tempo di guerra braccato, nascondendosi e contando i giorni tra una retata e l’altra, ma di volersi impegnare in prima linea.
E l’impegno continuò dopo la guerra, prima con la decisione di recuperare l’anno di studi perso a causa delle leggi razziste prendendo la maturità scientifica a settembre e condensando nei soli mesi estivi un anno di studi – una decisione sostenuta solo dai genitori e dal professor Mario Romagnoli, in seguito suo maestro -, poi laureandosi in medicina ed iniziando a lavorare come volontario all’ospedale del Ceppo di Pistoia nei reparti di medicina e di radiologia. Questo periodo influenzerà le sue scelte future, portandolo a specializzarsi in radiologia medica, in oncologia ed in medicina nucleare.
Nonostante abbia ricevuto offerte di lavoro da più paesi, dalla Francia ad Israele, dalla Somalia alla Cina passando per la Siria, il dottor Piperno non lascerà mai la radiologia pistoiese, assumendo la direzione di uno dei primi centri tumori italiani, fondando la sezione pistoiese della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, operando per la prevenzione del tumore mammario e al collo dell’utero e lavorando alla diagnosi precoce del tumore del colon retto. Migliaia di donne lo rammentano con stima e riconoscenza per il servizio di screening mammografico che portò avanti per tanti anni anche dopo il pensionamento, e quando noi oggi ogni anno partecipiamo alla grande festa del Mercatac, la mostra mercato organizzata per raccogliere fondi destinati alla lotta contro i tumori nell’ospedale cittadino, non dimentichiamo che dobbiamo a lui l’idea, oltre trent’anni fa, di raccogliere fondi per dotare di un apparecchio tac l’ospedale di Pistoia.
Ringraziando chi è venuto permettendo che ci fosse minian per il Kaddish, che il suo ricordo sia di benedizione,
כִּי צַדִּיק יְהוָה צְדָקוֹת אָהֵב יָשָׁר יֶחֱזוּ פָנֵימוֹ
Perché l’Eterno è giusto, egli ama le azioni giuste, gli uomini retti contempleranno il Suo volto (Tehillim 11,7).

Sara Valentina Di Palma

(29 giugno 2017)