Raccontare l’esodo in una foto
Il concorso di Haviu et Hayom
Un concorso fotografico volto a sviluppare il tema dell’esodo a partire dalla specifica esperienza, esattamente cinquanta anni fa, della fuga degli ebrei di Libia e del loro arrivo in Italia. A lanciarlo l’associazione giovanile Haviu et Hayom, attraverso un bando diffuso in questi giorni. Al termine del concorso, rivolto alla fascia di età 16-35 anni, le fotografie verranno esposte in una mostra che sarà inaugurata in occasione della prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica (i vincitori saranno premiati in questa circostanza).
L’idea degli organizzatori è che la fuga degli ebrei libici possa essere considerata “una parabola di tutti gli esodi moderni e delle attuali migrazioni transnazionali”. E questo perché, si legge nel bando, “il loro arrivo in Italia ha contribuito a mettere in discussione l’idea di un’identità̀ ebraica romana compatta ed omogenea”. Inoltre, viene sottolineato, queste comunità sono riuscite in un perfetto inserimento nella società italiana, hanno contribuito allo sviluppo delle città di Roma, Milano e Livorno, e hanno arricchito il patrimonio linguistico e culturale delle comunità ebraiche che li hanno accolti. “Per tutti questi motivi – si legge ancora – gli ebrei di Libia rappresentano un modello paradigmatico di integrazione e la loro storia offre molteplici spunti adatti alla rappresentazione fotografica oggetto di questo concorso”.
(29 giugno 2017)