Politica e promesse

zebuloniSovente mi domando cosa ci facciano certi politici in Parlamento. Occupano seggi preziosi, negano l’opportunità di esprimersi a chi avrebbe realmente qualcosa da dire, si battono più sul web che in piazza.
Sovente mi domando quale sia stato il percorso che ha condotto questi mezzi politici al potere, quale sia stata la chiave del loro successo.
Ed ecco che, quando meno te lo aspetti, la risposta arriva, forte e chiara, stravolgendo l’immagine che fino a qualche attimo prima avevi di loro.
È capitato questa settimana al Ministro del tesoro israeliano, Moshe Kahlon, che nel corso di un’intervista dai toni particolarmente intimi si è raccontato di fronte a migliaia di telespettatori, menzionando un particolare frammento della sua infanzia.
“Non ho mai finito il liceo, ho lasciato la scuola quando avevo quattordici anni per contribuire al mantenimento della mia famiglia, per riuscire ad arrancare fino a fine mese. Un giorno mio padre mi disse: tu diventerai come me, lavorerai sodo senza concludere nulla. Io lo rassicurai, gli chiesi di non addossarsi alcuna colpa, gli promisi che avrei recuperato tutti gli studi e che sarei arrivato molto lontano.”
I ricordi del piccolo Moshe continuano, si evolvono, cambiano sfondo.
“Erano le cinque del mattino, mio padre soffrì molto nel vedermi uscire nel freddo dell’inverno, a soli quattordici anni, per prendere l’autobus e andare a lavorare. Io glielo promisi di nuovo, gli dissi che doveva fidarsi di me, che tutto sarebbe andato per il meglio.”
E così è stato, il piccolo Moshe è diventato il grande Kahlon, si è iscritto all’università, si è laureato in Scienze Politiche e Giurisprudenza e ha fondato un suo partito. Forse non il più brillante, forse meno convincente rispetto agli altri pretendenti, forse dal mandato mediocre e dai risultati deludenti, ma sicuramente mosso da nobili intenzioni e un forte desiderio di riscatto.
“Nessun bambino dovrà mai più rinunciare ai propri studi per mantenere la sua famiglia”, ha concluso il Ministro.
Ora mi domando, quel bambino che mantenne la promessa fatta al padre decenni prima, riuscirà a mantenere la stessa promessa fatta ad un’intera nazione?
La risposta probabilmente vagherà un po’ prima di trovare la sua collocazione nella storia, perché nella politica – si sa – raramente i sogni diventano realtà.

David Zebuloni

(30 giugno 2017)