Livia, un coraggio da Giusta
In un’epoca di scelte decisive, di bivi posti all’improvviso nel proprio cammino, Livia rispose senza esitazione alla chiamata del cuore e del coraggio. Poche ore prima, a messa, il monito era arrivato chiaro dal cardinale Elia Dalla Costa: “Ci sono fratelli in pericolo, salvateli”.
Ora che se li ritrovava davanti, ospiti di una pensione del centro storico, non seppe dire di no. E le porte di casa sua si aprirono, all’improvviso, per ospitare una giovane coppia e il loro figlioletto. La base da cui, alcune settimane dopo, sarebbero partiti alla volta della Svizzera per compiere un avventuroso espatrio e mettersi definitivamente alle spalle l’incubo delle persecuzioni antiebraiche.
Si salvarono così Massimo e Adelina Della Pergola, insieme al loro figlioletto Sergio, di un anno. Grazie all’eroismo di Livia Sarcoli, un’anziana professoressa di letteratura in un convento fiorentino, che mise a disposizione la propria abitazione in via della Colonna, a due passi dalla sinagoga di via Farini.
Da oggi Livia è entrata ufficialmente a far parte dei Giusti tra le Nazioni, l’omaggio più alto riconosciuto dallo Stato di Israele. Un momento di grande profondità e solennità ospitato proprio sinagoga, dove ad accogliere discendenti dei salvatori e dei salvati (compreso Sergio, oggi illustre demografo e storico collaboratore delle nostre testate), c’erano tra gli altri la vicepresidente della Comunità ebraica fiorentina Daniela Misul, la Consigliera UCEI Sara Cividalli e Sara Ghilad in rappresentanza dell’ambasciata israeliana.
Tanti gli intrecci emersi in queste ore, come ha potuto testimoniare proprio la Consigliera Cividalli ricordando come la partigiana valdese Maria Adelaide (Gina) Silvestri Sabatini, che ebbe un ruolo fondamentale nel viaggio verso la Svizzera (dove Massimo Della Pergola, giornalista di fama, inventò il Totocalcio), salvò parte della sua stessa famiglia.
Luce che squarcia il buio: le vicende dei Giusti meritano di essere conosciute e approfondite anche come monito contro l’indifferenza, ha sottolineato Misul.
“A volte una parola o un gesto sono sufficienti per salvare una vita. Ma è essenziale – ha ricordato Della Pergola, che è anche membro della Commissione dello Yad Vashem incaricata delle pratiche dei Giusti – che quella parola venga pronunciata, e che quel gesto venga compiuto. Purtroppo la storia ci dice che non tutti quelli che avrebbero potuto farlo pronunciarono quella parola e fecero quel gesto”.
Ha poi aggiunto Della Pergola: “Siamo fiduciosi che il nobile messaggio di cui Livia Sarcoli ci ha dato un esempio indimenticabile, dell’eroismo, dell’abnegazione e dell’umiltà, del ricordo, della solidarietà e della gratitudine, e allo stesso tempo della libertà, dell’uguaglianza e della dignità umana, sarà trasmesso ai giovani di oggi e a tutto il genere umano per le generazioni future.
(6 luglio 2017)