Bilancio 2016 e revisione Statuto,
via libera del Consiglio UCEI
L’onda lunga del terrorismo, l’antisemitismo sempre più marcato, il percorso di riconoscimento dell’Islam in Italia. Ma anche, sul fronte interno, la sfida della sostenibilità dell’ente e delle diverse comunità territoriali su un piano di gestione, finanziario, culturale, ma anche di risoluzione delle conflittualità. Diversi i temi su cui si è soffermata la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni nella relazione introduttiva ai lavori del Consiglio UCEI in svolgimento a Roma.
Apertasi con alcune parole di Torah del rav Elia Richetti, la riunione è proseguita con l’approvazione del Bilancio consuntivo per l’anno 2016.
Ad aprire la discussione un approfondito intervento dell’assessore competente Guido Guetta, focalizzatosi in particolare sul cambio di criterio di contabilizzazione dell’Otto per Mille da poco varato (da criterio di competenza a criterio di cassa) e sulle possibilità che si apriranno d’ora in poi, grazie a questo nuovo principio, nella pianificazione di entrate e uscite.
Analizzando i dati della raccolta Otto per Mille, che fanno registrare una rilevante flessione di firme per l’UCEI nell’arco del triennio, l’assessore ha sottolineato l’esigenza di una sempre più significativa spending review, di una scelta più efficace dei progetti sostenuti finanziariamente e di una reale capacità dell’ente di conquistare risorse alternative, anche attraverso la partecipazione a gare europee.
Ulteriori riflessioni sulla campagna di comunicazione Otto per Mille in fase di lancio sono state rinviate ai lavori del pomeriggio, cui parteciperanno tra gli altri anche gli animatori della campagna stessa.
Il bilancio è stato approvato a larghissima maggioranza.
Via libera del Consiglio anche al nuovo regolamento per le Commissioni UCEI, all’erogazione di stanziamenti per i progetti educativi, sociali e culturali che sono stati ritenuti idonei e alla revisione degli articoli 29 e 30 dello Statuto dell’Unione relativi al rapporto tra Comunità e rabbini. Revisione cui si è arrivati al termine di un intenso e complesso lavoro congiunto che ha coinvolto Giunta UCEI e Assemblea Rabbinica Italiana. Larghissima maggioranza per la votazione, introdotta dalla Presidente Di Segni e dal Presidente Ari rav Alfonso Arbib. Obiettivo della proposta, attorno cui si è acceso un vivace confronto con numerosi interventi, è quello di far concentrare le due parti (dirigenza comunitaria e rabbino) nella fase iniziale del rapporto, con verifiche sul programma e sui risultati raggiunti ogni tre anni. La sfida, è stato sottolineato nel corso del Consiglio odierno, è quella di lavorare sempre più a fianco per smussare eventuali tensioni e incomprensioni. Un dialogo costante e costruttivo, nel rispetto delle specificità ma con il medesimo fine: il futuro e la vitalità dell’ebraismo italiano.
(16 luglio 2017)