superbia…
Dopo la guerra contro Midyàn, il Kohèn Gadòl El’azàr (figlio di Aharòn) si rivolge ai combattenti insegnando loro come casherizzare gli oggetti presi in bottino. Ma la stranezza è che il testo, anziché dire che egli si rivolse ai combattenti che “venivano dalla” guerra, dice “che venivano in” guerra.
Nel “Chovòth Ha-Levavòth” è riportato un aneddoto: un uomo pio vide una compagnia che tornava da una campagna militare; i soldati erano lieti, e avevano in testa delle corone trionfali. Disse loro: “Voi avete vinto una guerra piccola, di scarsa importanza. Adesso vi attende una guerra molto più difficile: quella contro l’istinto della superbia che accompagna la vittoria”.
Analogamente, anche El’azàr fece lo stesso discorso: i vincitori dovevano sconfiggere un nemico ben più potente di Midyàn, la tendenza negativa, che solo un ritorno alla disciplina delle mitzwòth poteva aiutare a sconfiggere.
Elia Richetti, rabbino
(20 luglio 2017)