Da Tunisi a Roma, l’impegno dell’artista Georges de Canino
L’11 luglio scorso, la Giunta della Regione Lazio presieduta da Nicola Zingaretti ha riconosciuto all’artista Georges de Canino “la qualità di cittadino illustre in ambito regionale”, nell’ambito di una iniziativa volta a sostenere personalità che si sono distinte nella vita pubblica e che versano in precarie condizioni economiche. È il coronamento di un iter durato due anni e mezzo, per il riconoscimento – anche ufficiale – del ruolo di de Canino nell’arte e nella promozione dei valori della Memoria e della Resistenza.
De Canino è nato nel 1952 a Tunisi in una famiglia ebraica per parte di madre, che nel 1963 dovette emigrare in Europa, a causa dei violenti tumulti anti-occidentali e anti-ebraici generati dalla crisi di Biserta.
Dopo un difficile periodo passato in un campo profughi nei pressi di Napoli, la famiglia si stabilì a Roma, dove l’artista entrò a far parte della Comunità ebraica, ancora alle prese con la ricostruzione del dopoguerra. De Canino si è formato come artista anche all’estero, a Marsiglia e a Parigi, venendo a contatto con esponenti del movimento surrealista, e in Italia, coltivando l’amicizia con artisti come De Chirico e Guttuso. La sua arta spazia tra diverse forme espressive, dalla pittura alla scultura, passando per la poesia e le performance.
Nel 2011, alla presenza del Presidente delle Repubblica Giorgio Napolitano, due sue tele sono state inserite nel Museo del Memoriale delle Fosse Ardeatine.
Altro nucleo tematico di fondamentale importanza della sua opera è quello relativo alla storia e alla cultura ebraica. Suoi lavori sono stati donati a due Papi: nel 1989 a Giovanni Paolo II, su commissione dall’allora direttore dei Musei Vaticani Carlo Pietrangeli, e nel 2016 a Papa Francesco, in occasione della sua visita al Tempio Maggiore.
Grazie alle sue attività per la Memoria, de Canino ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Maiori (1998), di Battipaglia (2006) e di Cetara (2011). È stato inoltre membro del consiglio di amministrazione della Fondazione La Quadriennale di Roma (2009-2013), contribuendo allo sviluppo del dibattito sull’arte contemporanea.
Sue opere sono conservate i numerosi sedi e musei, tra cui la Galleria Nazionale di Arte Moderna e la Galleria Comunale di Arte Moderna di Roma, il Museo Storico della Liberazione, il Beit Lohamei Hagetaot (Israele), l’Archivio Centrale di Stato.
Marco Di Porto