Missione italiana in Libia
Oggi il voto del Parlamento

rassegnaIl Parlamento italiano si esprimerà oggi sulla missione di supporto alla guardia costiera libica. “Con la missione navale non si profila alcuna lesione alla sovranità libica. Il nostro obiettivo è anzi quello di rafforzarla” ha detto ieri il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nella informativa alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
Sul tema dei migranti, La Stampa scrive che sono “tempi duri” per le Ong refrattarie al Codice di condotta. “Chi non firmerà il documento non si vedrà riconoscere la garanzia di attraccare nei porti italiani” ha affermato tra gli altri il portavoce per Migrazione e Affari interni dell’Unione Europea. Nel frattempo, viene spiegato, anche il Viminale sta mettendo a punto un piano contro le Ong ribelli: l’attracco sarà garantito nel porto più sicuro “ma non in quello più vicino”. Inoltre, nelle operazioni di salvataggio, avranno priorità “le Ong che firmano il regolamento”.

Novantasei stranieri controllati, trentotto portati in questura per la verifica dell’identità. È durato due ore, scrive Repubblica Milano, il blitz di controlli ai migranti di fronte alla Stazione Centrale del capoluogo lombardo, il secondo in due settimane. Identificazioni e perquisizioni si sono svolte senza incidenti. “Alcuni degli uomini controllati, quasi tutti africani – si legge – hanno lamentato il fatto di essere stati lasciati per oltre un’ora seduti al sole senz’acqua, esposti agli obiettivi di macchine fotografiche e telecamere”.

Un successo il lancio del primo satellite spia Optsat-3000 del ministero della Difesa, realizzato nell’ambito di una collaborazione italo-israeliana. Per questo prodotto made in Tel Aviv, scrive Repubblica, sono stati investiti complessivamente 270 milioni. “Tanta tecnologia per spiare cosa? In caso di calamità, come terremoti e frane, questi occhi elettronici hanno contribuito a censire i danni offrendo in poche ore mappe particolareggiate di intere regioni o di centri abitati: un aiuto prezioso per la protezione civile. Il resto dell’attività è top secret – scrive il quotidiano – senza che mai sia trapelata la minima informazione”.

“La pista palestinese per la strage alla stazione di Bologna è assolutamente plausibile, e la revisione del processo consigliabile e civile”. È quanto sostiene Furio Colombo in un’intervista al Tempo, nel 37esimo anniversario dell’attentato. Per Colombo la pista palestinese è “persino logica e da prendere in esame con molta cura”.

“Wagner ed ebrei, a Bayreuth note di pace” titola Avvenire. A tenere le redini dell’omaggio al celebre compositore nella rassegna da lui fondata, argomento cui è dedicato un ampio spazio sul numero di Pagine Ebraiche di agosto, il creativo ebreo Barrie Kosky. “Wagner ha detto e scritto cose terribili sugli ebrei. Ma non ha colpe per quanto accaduto nel Terzo Reich. Ed è uno dei più grandi artisti di tutti i tempi” sottolinea Kosky.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(2 agosto 2017)