Kushner, passo falso sul conflitto:
“Potrebbe non esserci una soluzione”

“Il conflitto israelo-palestinese potrebbe non avere una soluzione”.
Fanno discutere le parole di Jared Kushner, cognato di Donald Trump e stretto consigliere (anche di questioni mediorientali) del presidente americano. Un’affermazione carpita in un contesto privato, all’interno di un confronto ristretto con alcuni stagisti in servizio alla Casa Bianca, ma che è poi diventata di dominio pubblico dopo la pubblicazione di un file audio relativo da parte del sito Wired.
“Che cosa offriamo di così unico e speciale? Non saprei” la riflessione di Kushner a proposito della politica condotta in tal senso da Washington. “Stiamo andando avanti per processi logici, pensando a quale potrebbe essere il giusto compromesso. In questo coinvolgendo le due parti per vedere se in qualche modo è possibile uscirne” ha aggiunto Kushner. La sua conclusione è che “potrebbe non esserci una soluzione”. Anche se, ha osservato poi, “si tratta solo di uno dei tanti problemi aperti su cui il presidente mi ha chiesto di fare degli approfondimenti”.
Prima della domanda relativa al Medio Oriente, un membro dello staff della Casa Bianca aveva messo in chiaro che il contenuto della conversazione sarebbe dovuto rimanere privato e aveva espresso parole di biasimo per l’attività dei “leakers”, e cioè che coloro che fanno trapelare informazioni riservate alla stampa.
Lo scorso mese di giugno Kushner è stato al fianco di Trump nella sua missione in Medio Oriente. Nell’occasione aveva incontrato sia Netanyahu che Abu Mazen. L’incontro con il leader palestinese era stato definito “produttivo”.

(3 agosto 2017)