Israele contro i tunnel del terrore
Il progetto lungo il confine con Gaza

tunnelUn muro di cemento, dotato di sensori, profondo decine di metri e alto sei, lungo 60 chilometri, che corre per tutto il confine tra Israele e la Striscia di Gaza. È quello che le forze di difesa israeliane hanno iniziato a costruire per proteggere il Paese dai tunnel sotterranei costruiti per infiltrarsi in territorio israeliano da Hamas, il movimento terroristico che controlla Gaza. Nel 2014 Israele aveva lanciato l’operazione Tzuk Eitan (tradotta in italiano Margine protettivo) diretta principalmente a distruggere la minaccia dei tunnel: almeno 34 di questi sono stati distrutti durante i due mesi di conflitto. Il muro, il cui costo è stimano attorno ai 3 miliardi di shekel (oltre 700milioni di euro), servirà, nelle intenzioni dell’esercito, a bloccare definitivamente il pericolo di attacchi terroristici dal sottosuolo.
Secondo il generale della divisione Sud Eyal Zamir, intervenuto in una conferenza stampa di presentazione del progetto, la costruzione del muro potrebbe portare ad una escalation di violenza con Hamas. “Penso che l’altro lato dovrà valutare la situazione – ha affermato Zamir – Se Hamas dovesse scegliere di andare in guerra contro la barriera, sarà un motivo valido per l’esercito per entrare in guerra. Ma la barriera sarà costruita”. Negli ultimi mesi, spiega il quotidiano Haaretz, Israele ha costruito degli stabilimenti sul confine con Gaza, portando lavoratori e aziende stranieri a lavorare nella zona per appiattire l’area e costruire barricate per proteggere i lavoratori. “Attualmente sono in corso lavori su sei punti lungo il confine con impegnati – scrive Gili Cohen di Haaretz – lavoratori provenienti dalla Spagna e dalla Moldavia, richiedenti asilo africani e israeliani. Ogni mese viene aggiunto un altro punto. A ottobre circa 1.000 lavoratori lavoreranno sul progetto a 40 siti 24 ore al giorno tranne il sabato, hanno dichiarato fonti dell’esercito”.
Lungo il confine c’è già una recinzione che sarà rafforzata e migliorata, spiegano le autorità israeliane, e a questa sarà aggiunta la barriera, la cui parte superiore (alta sei metri) dovrebbe essere in acciaio. Tra le due strutture vi sarà una strada per permettere alle forze di sicurezza di pattugliare l’area e di eseguire manutenzioni o riparazioni. Alla parte della barriera sotterranea (in cemento), invece, saranno applicati dei sensori che faranno scattare un allarme nel caso qualcuno si avvicini.
Inoltre, l’esercito sta progettando di costruire una barriera sottomarina e di un frangiflutti lungo pochi chilometri nel mare sul confine con Gaza.

d.r.

(10 agosto 2017)