…Charlottesville

Non c’erano solo gli slogan contro gli ebrei, oltre che contro i neri, lanciati dai suprematisti bianchi a Charlottesville nel corso di queste giornate di odio e di violenza, che alla fine hanno portato alla morte di una ragazza che manifestava contro i razzisti. Ma c’erano anche molti ebrei, studenti delle scuole rabbiniche e rabbini, venuti da ogni parte degli Stati Uniti a dire no al razzismo, alcuni con la kippah in testa e il taled che li avvolgeva. Hanno pensato che quello fosse il posto di un ebreo. Mi vengono in mente le manifestazione contro la segregazione degli anni Sessanta, con Avraham Joshua Heschel e Martin Luther King alla testa. Sono passati oltre cinquant’anni, molta acqua è scorsa sotto i ponti, e siamo di nuovo là, a manifestare contro gli orridi seguaci del KKK, i discepoli di Bannon e di Julius Evola. Non passeranno.

Anna Foa, storica

(14 agosto 2017)