L’Anti-Defamation League:
“Il dietrofront di Trump ci turba”
Forti perplessità, nel mondo ebraico americano, per il passo indietro del presidente Donald Trump sui fatti di Charlottesville dello scorso fine settimana. “Colpa di entrambe le parti” ha affermato l’inquilino della Casa Bianca in una nuova dichiarazione alla stampa, successiva di 24 ore alla già tardiva condanna nei confronti dei gruppi neonazisti che hanno mostrato il volto più nero e retrivo d’America, portando alla morte di una donna nel corteo anti-razzista e al ferimento di diversi manifestanti (“ripugnanti” li aveva definiti lunedì scorso, dopo che a caldo – tra lo sconcerto di molti suoi collaboratori – non aveva espresso nessuna condanna incisiva ed esplicita). Tra gli altri si è detto turbato dal dietrofront di Trump il direttore dell’Anti-Defamation League Jonathan Greenblatt, secondo cui per la seconda volta in pochi giorni il presidente “ha fatto il contrario” rispetto a quanti, tra i suoi predecessori, “hanno contrastato con forza bigottismo e odio”.
Negli scorsi giorni l’Anti-Defamation League aveva chiesto a Trump di elaborare un piano d’azione per un reale contrasto alla violenza e alla dottrina dei suprematisti bianchi e dei loro seguaci. Un veleno che, come appare evidente ogni giorno di più, rischia di infettare l’intero paese. “In questo momento – la riflessione di Greenblatt – abbiamo disperatamente bisogno di leadership e che dalle parole si passi presto all’azione: la minaccia è ancora viva. I gruppi di odio si sentono infatti incoraggiati e stanno già organizzando altre iniziative. Anche per questo, per un efficace contrasto, il presidente deve impegnarsi assieme ai dirigenti del Congresso e con chi si batte per i diritti civili”.
Tra le iniziative richieste alla Casa Bianca dall’Adl un più stretto coordinamento con il dipartimento di Giustizia e l’Fbi per far sì che le forze dell’ordine siano addestrate in modo efficace sulla lotta agli estremisti; lo sviluppo di buone pratiche di insegnamento contro l’odio nelle scuole di tutta America, con l’obiettivo di rafforzare il valore del pluralismo; l’aumento di fondi per programmi che combattano l’estremismo.
Dal canto suo, l’Adl ha assicurato un costante monitoraggio sulle iniziative promosse da suprematisti e altri gruppi estremisti.
(16 agosto 2017)