L’Isis torna a colpire l’Europa
“Reazioni forti dai governi”

rassegnaGli occhi e la commozione del mondo puntati sulla Spagna, scenario nella giornata di ieri di due diverse azioni terroristiche rivendicate dall’Isis a Barcellona e a Cambrils. “Terrore e morte a Barcellona” titola il Corriere della sera. “Barcellona nel sangue” scrive Repubblica. “Un paese nel mirino della rete jihadista” sottolinea il Sole 24 Ore. Al momento il bilancio parla di 13 morti e di molte decine di feriti, tra cui tre cittadini italiani. Si teme inoltre per la sorte di Bruno Gullotta, di Legnano, anche se per il momento mancano comunicazioni ufficiali al riguardo.
Allerta comunque in tutta Europa, Italia compresa. Per questa mattina il ministro dell’Interno Marco Minniti ha convocato al Viminale una riunione straordinaria del comitato di Analisi strategica antiterrorismo con le forze di polizia e dei servizi di intelligence. Ventinove estremisti arrestati, 125 foreign fighters monitorati, 190.909 persone e 65.878 veicoli controllati, 67 espulsioni per motivi di sicurezza (di cui tre imam). Questi i dati, scrive il Corriere, della prevenzione antiterrorismo nei primi sette mesi dell’anno forniti a Ferragosto dal ministero. Dalla strage di Bruxelles (marzo 2016), viene inoltre ricordato, l’Italia convive con il livello due di sicurezza (più basso solo del livello “atto terroristico in corso”).
“Sono ore strazianti, di grande apprensione e cordoglio e il pensiero va anzitutto alle molte vittime e alle loro famiglie” riflette la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “Non sono purtroppo nuovi i deliri del terrorismo islamico e di tutti coloro che inneggiano a queste innocenti morti. Gli approfondimenti giornalistici, le molte pagine che oggi parlano di Barcellona sui quotidiani, i numerosi spazi di commento televisivo e radiofonico, ci restituiscono un quadro purtroppo già visto e vissuto nel recente ma anche nel remoto passato”.
“Al di là del dolore – sottolinea ancora la Presidente dell’Unione – colpisce e pesa la difficoltà incontrata dai governi europei a rispondere con efficacia a tali minacce. A comprendere che il linguaggio di risposta non puo essere solo quello del pacifismo. Non si tratta di fatti sporadici, di singoli episodi isolati da un contesto più ampio, ma di una realtà divenuta ormai drammaticamente sistemica. È proprio questa la sfida più grande cui sono chiamate le nostre istituzioni e l’opinione pubblica in questi tempi difficili: prendere consapevolezza della minaccia nel suo insieme e, per chi ne ha la responsabilità, agire di conseguenza”.

Fino al marzo scorso era sede dello storico Circolo dei ragazzi del ’48, una delle realtà più vitali della Roma ebraica. Da qualche settimana, cessata l’attività per sopraggiunte impossibilità economiche, vi si vendono souvenir come cappellini, tazze e miniature del Colosseo. Scrive Repubblica Roma: “Dall’anima del ghetto all’anima del commercio. Si prova una strana sensazione, arrivando in via della Reginella 15”.

Intervistato dal Tempo, Luca Zevi riconosce l’importanza architettonica di alcune opere realizzate durante il Ventennio. “Non credo si possa parlare di ‘architettura fascista’ – afferma – ma piuttosto di architettura del periodo fascista, che presenta orientamenti molto diversi e, soprattutto negli anni ’40, fortemente antagonisti fra loro”. Il quotidiano enfatizza un rischio di rimozione (“II palazzo della Civiltà del Lavoro a Roma e tante altre costruzioni del ventennio, ospedali, aeroporti, scuole, si dovrebbe radere tutto al suolo perché partoriti da una dittatura?) che non pare in alcun modo d’attualità.

Sul Foglio si ricorda l’archeologo Khaled al-Asaad, il custode di Palmira, di cui ricorre oggi il secondo anniversario dalla barbara uccisione da parte dell’Isis. Ad essere riportato è anche un pensiero dello storico sociale delle idee David Bidussa, pubblicato sul nostro notiziario di domenica. Per errore Bidussa è definito presidente di Gariwo, il Giardino dei Giusti di Milano (che è invece presieduto da Gabriele Nissim).

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(18 agosto 2017)