Giro d’Italia a Gerusalemme,
l’annuncio ufficiale a settembre
Progetti editoriali, ricostruzioni giornalistiche, nuove ricerche storiografiche. La figura di Gino Bartali e il suo ruolo nel salvataggio di ebrei sotto il nazifascismo conoscono una stagione di rinnovata centralità. Una centralità che si accentuerà ulteriormente nelle prossime settimane, quando diventerà ufficiale (l’annuncio dovrebbe arrivare il 18 settembre) un progetto molto atteso e di cui vi avevamo già svelato alcune anticipazioni.
A meno di clamorosi imprevisti infatti il prossimo Giro d’Italia prenderà il via da Gerusalemme e da lì toccherà diverse mete, per tre tappe complessive.
Centralità assoluta per Ginettaccio, che dovrebbe essere ricordato dalla carovana in rosa con almeno un passaggio allo Yad Vashem, il Memoriale della Shoah di Gerusalemme la cui commissione, al termine di un lungo lavoro di approfondimento, l’ha inserito nel 2013 nell’elenco dei Giusti tra le Nazioni basandosi tra gli altri sulla testimonianza inedita dell’ebreo fiumano Giorgio Goldenberg, che dopo aver raccontato la sua incredibile storia di salvezza a Pagine Ebraiche (dicembre 2010), in poche ore ripresa da tutta la stampa italiana e da molta internazionale, si è recato di persona allo Yad Vashem con una deposizione scritta a beneficio della commissione stessa.
Sempre più spesso i grandi giri ciclistici, in testa Tour de France e Giro d’Italia, prevedono l’apertura in un paese estero. Gerusalemme è stata proposta anche con l’auspicio inoltre di dar vita a una vera e propria “corsa per la pace”.
Le recenti tensioni che hanno coinvolto la capitale dello Stato ebraico hanno fatto slittare un annuncio che sarebbe già dovuto arrivare nel corso del Tour de France, durante uno dei due giorni di riposo previsti. Ma ormai ci dovremmo essere.
Significativi gli investimenti sul ciclismo realizzati in questi anni. Già nell’ottobre 2013, su iniziativa del Giro d’Italia, fu infatti organizzata a Gerusalemme una Gran Fondo con starter d’eccezione Andrea Bartali. Il figlio del grande Gino, recentemente scomparso al pari di Goldenberg, fu coinvolto per legare in modo ideale Sport e Memoria. Due assi che sono al centro anche di questo nuovo progetto.
Il ciclismo cresce intanto nella considerazione degli israeliani. Merito anche di una squadra professionistica, la Israel Cycling Academy, che oltre a partecipare ad alcuni giri minori si è imposta all’attenzione dell’opinione pubblica per varie ragioni.Tra queste, un rapporto fortissimo con la vicenda di Bartali campione di umanità. Iniziativa frutto del giovane team manager, Ran Margaliot, che in corsa è stato allievo del grande Alberto Contador e che ha portato i suoi ragazzi ad affrontare i luoghi di Gino in bicicletta, nel 2016 e nella scorsa primavera.
Un progetto che è nato ed è stato sviluppato insieme alla redazione di Pagine Ebraiche.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(Pagine Ebraiche agosto 2017)
(16 agosto 2017)