regole…
A proposito delle regole relative al re, la Torà stabilisce che egli scriva “una seconda Torà”, ossia due Sefarim: uno come ognuno di noi dovrebbe fare (sarebbe obbligatorio per ognuno scrivere, o far scrivere, un Séfer), uno come re. Per quale motivo il re ha bisogno di due Sifrè Torà?
Quanto più uno è grande, importante, tanto più deve sottomettersi alla Torà, in modo da mantenersi umile. Il re, quindi, deve “doppiamente sottoporsi” alla Torà. Per lo stesso motivo, quando si dice la ‘Amidà ognuno di noi si inchina quattro volte, il re la recita stando sempre chino, perché per lui è più faticoso sottomettersi a D.
È evidente come questa concezione sia opposta a quella preminente, secondo la quale chi ha potere può aggirare a suo vantaggio le regole.
Elia Richetti, rabbino
(24 agosto 2017)