Negoziati di pace in MO
Il tentativo di Kushner

rassegnaIl presidente Trump “si è impegnato a trovare una soluzione che porti pace e prosperità” a tutta la regione. A dirlo al Primo ministro israeliano Netanyahu, Jared Kushner, genero e consigliere di Trump, in missione in Medio Oriente per conto del presidente Usa. Arrivato mercoledì, Kushner ha incontrato prima Netanyahu poi il leader palestinese Mahmoud Abbas, che ha affermato di voler lavorare con Trump per raggiungere la pace. Ma il primo ad aver espresso dubbi sulla possibilità di arrivare una soluzione era stato proprio Kushner: come racconta Federico Rampini su Repubblica, il genero di Trump prima di partire per il Medio Oriente aveva espresso ad alcuni funzionari del Congresso il suo “scetticismo sul compito affidatogli”. “Forse non c’è soluzione” al conflitto israelo-palestinese, ha confidato, aggiungendo di volerci provare solo perché “è una delle cose che il presidente mi ha chiesto di fare”. “II viaggio di Kushner, per quanto difficile come dimostra un incidente diplomatico con l’Egitto, lo allontana da un’atmosfera pesante in patria”, spiega Rampini, riportando tra le altre cose le critiche mosse da una parte dell’ebraismo americano a Trump per la sua gestione della manifestazione neonazista a Charlottesville. “Quattro associazioni di rabbini americani – scrive Rampini – hanno cancellato per protesta il tradizionale appuntamento con il presidente che si svolgeva ogni anno alla vigilia delle festività di Rosh Hashana e Yom Kippur”.

Il muro contro i tunnel del terrore. Un muro sotterraneo di cemento armato lungo 64 chilometri, profondo alcune decine metri e alto sei metri sopra il suolo, più una propaggine marina su una base flottante, per un costo previsto di 800 milioni di euro. È il progetto, attorno a Gaza, che Israele sta portando avanti per proteggersi dagli attacchi sotterranei dei terroristi di Hamas, da quei tunnel che portarono alla guerra del 2014 e all’operazione israeliana Margine protettivo. “l Mossad sostiene di avere le prove di nuove gallerie in fase di ultimazione (almeno due), – racconta Repubblica – da qui l’urgenza di accelerare il progetto del muro sotterraneo. Per il quale sono stati interpellati esperti di tutto il mondo prima di giungere alla stesura definitiva che prevede anche un sistema di controllo elettronico nel caso si cerchi di perforarlo”.

A 120 dal Primo Congresso Sionista. Ampio spazio nelle pagine culturali de La Stampa all’anniversario della riunione a Basilea, nell’agosto 1897, del Primo Congresso Sionista guidato da Theodor Herzl. “Cento e venti anni fa – spiega l’articolo raccontando le radici del sionismo – a Basilea il movimento sionista si riunì con l’obiettivo di dare una autonomia politica e civile al popolo ebraico disperso ai quattro angoli del mondo e vittima in quegli anni di sfoghi di violenza e persecuzioni: i pogrom che imperversavano nell’impero zarista mietevano vittime e costringevano alla fuga migliaia di anime”.

Lo sgombero dei migranti a Roma. Ieri mattina a Roma la polizia ha sgomberato con la forza circa 150 migranti – prevalentemente rifugiati e richiedenti asilo – che si erano accampati vicino alla stazione Termini. Per sgomberare i migranti la polizia ha usato degli idranti. Ci sono state anche cariche contro di loro e Medici senza frontiere ha detto di aver curato 13 feriti. Durante una delle cariche, si sente un poliziotto dire: “Devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa spaccategli un braccio”. Una frase condannata dal capo della Polizia, Franco Gabrielli, che, intervistato da Repubblica, afferma che vi saranno conseguenze: “Abbiamo avviato le nostre procedure interne e non si faranno sconti”, afferma Gabrielli che aggiunge però di ritenere “altrettanto grave che l’idrante e le frasi improvvide pronunciate durate la carica diventino una foglia di fico”. Il capo della polizia fa riferimento a responsabilità dell’amministrazione cittadina e regionale: “Due anni fa, da prefetto di Roma, insieme all’allora commissario straordinario Tronca, avevamo stabilito una road map per trovare soluzioni alle occupazioni abusive. E questo perché il tema delle occupazioni non si risolve con gli sgomberi ma trovando soluzioni alternative”, afferma Gabrielli. “Era previsto da un delibera un impegno di spesa di oltre 130 milioni per implementare quelle soluzioni alle occupazioni abusive. Qualcuno sa dirmi che fine ha fatto quel lavoro, e se e come sono stati impegnati quei fondi?”.

Lupi solitari contro l’Italia. Ieri su Telegram è arrivata l’incitazione ai “lupi solitari” della jihad di passare all’attacco contro l’Italia utilizzando, come a Barcellona, anche veicoli per uccidere. A segnalare la minaccia è stato Site, che segue su internet le comunicazioni del Califfato. “Devi combatterli (O Muwahhid)”, è la scritta che compare in italiano. Ma quello che emerge è che Telegram si conferma lo strumento di messaggistica più utilizzato dai terroristi (La Stampa).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(25 agosto 2017)