Pagine Ebraiche agosto 2017
Davanti alla Genizah

genizahVenga a prendere un frammento di eternità da noi. Ci vuole un attimo per lasciare in superficie la grande luce degli immensi prati con le mucche libere e felici che li percorrono. Di inabissarsi nella penombra dei sotterranei della fortezza che racchiude i tesori della Biblioteca universitaria di Cambridge. Nella sala delle esposizioni, il centro universitario britannico offre l’occasione rara di immergersi e di respirare da vicino il fascino di una selezione dello sterminato patrimonio rappresentato dai frammenti della Genizah del Cairo. “Non è facile immaginare – scriveva, perso nell’oceano di parole da lui ritrovate e portate in salvo nel 1896, Solomon Schechter nei suoi diari – la confusione che regna in questa antichissima Genizah fino a quando non la si è visitata. Un campo di combattimento di cui gli eserciti sono manoscritti, una battaglia in cui la produzione letteraria di molti secoli rivendica la propria parte…”. Sono trascorsi ormai 120 anni e le parole dello studioso, rabbino e padre dell’ebraismo conservative tornano alla luce assieme ai gioielli di carta stracciata che ebbe il merito di recuperare dal grande deposito di materiali destinati all’oblio rinvenuto in Egitto. E la Storia si vendica, i tesori della Genizah tornano oggi vividamente ai nostri occhi in una piccola selezione, sapientemente composta dall’equipe della Genizah Research Unit condotta da Melanie Schmierer-Lee che ha voluto ironicamente intitolare l’esposizione “Discarded History”, la storia gettata da parte, gli scritti per un motivo o per l’altro destinati all’oblio ora invece destinati a penetrare il tempo fino a farsi tizzoni ardenti di vita, di speranze e di passioni di fronte ai nostri occhi. Il patrimonio di documenti che risalgono all’undicesimo secolo dell’era volgare offrono come è noto una prospettiva nuova nell’analisi di molti testi sacri, ma soprattutto nella quotidianità della vita ebraica dell’epoca. Etica, globalizzazione, affari, drammi, amori, speranze, sofferenze. Voci vive attraversano il tempo e ci trasmettono il brivido indimenticabile di attraversare tempo e destini.

g.v.

(25 agosto 2017)