Francoforte, svolta anti-Bds:
“Nessun sostegno a chi odia”
Dopo Monaco di Baviera, attivatasi in tal senso nelle scorse settimane, un’altra importante città tedesca si adopera per contrastare in modo concreto il Bds, il movimento di boicottaggio anti-israeliano che, dalle aule delle scuole e università alla circolazione dei beni industriali, ormai va sempre più a braccetto con l’antisemitismo. Il Consiglio comunale di Francoforte ha infatti approvato una legge che proibisce l’erogazione di fondi pubblici per attività e iniziative promosse dal Bds o vicine allo stesso.
Frutto dell’iniziativa del sindaco cristiano-democratico Uwe Becker (nell’immagine), che ha definito gli aderenti al movimento “profondamente antisemiti”, la proposta passerà adesso al vaglio del legislatore. Secondo Becker, il Bds userebbe lo stesso linguaggio dei nazionalsocialisti “quando intimavano di non comprare dagli ebrei”. In una nota diffusa nella giornata di venerdì il sindaco ha inoltre citato i rapporti stretti tra la città di Francoforte e lo Stato di Israele, per cui personalmente molto si è speso in passato, e si è augurato una soluzione pacifica per il conflitto mediorientale.
Una legge simile a quella varata sul Meno dovrebbe essere approvata, entro la fine dell’estate, anche a Monaco di Baviera. In questo caso promossa dal sindaco socialdemocratico Dieter Reiter. “Come sindaco di questa città – le sue parole – non posso accettare che si sostengano iniziative in cui Israele e i suoi cittadini sono oggetto di accuse sconnesse e inappropriate”.
(27 agosto 2017)