Puglia, attesa per il super matrimonio
Con un tocco di Roma ebraica
C’è ancora da sciogliere il nodo Ivanka. Nel senso che non si sa ancora se la figlia del presidente degli Stati Uniti riuscirà ad essere al lieto evento, di cui ormai parlano da diversi giorni i giornali. Ma, Ivanka o non Ivanka, quello tra Eliot Cohen e Renee Sutton passerà senz’altro alla storia come uno dei matrimoni più impressionanti per numeri e visibilità mediatica.
La cerimonia, che si svolgerà con rito ebraico, è in programma nel tardo pomeriggio giovedì. Ma da diversi giorni ormai a Borgo Egnazia, l’angolo di Puglia scelto dalla coppia, non fanno che affluire invitati e amici. Ad accoglierli centinaia di professionisti nel campo dell’accoglienza, della ristorazione e del catering. Tra questi lo chef Giovanni Terracina, romano, una trentennale esperienza con Le Bon Ton Catering (realtà di cui è titolare).
“Sono in Puglia da quasi due settimane, con uno staff di una ventina di persone. Mi sento di dire che la macchina che ha messo in moto questo matrimonio è impressionante, mai vista una cosa del genere: diverse centinaia, se non migliaia, e in tutti i campi, le persone che ci stanno lavorando notte e giorno. Noi non siamo che una piccola componente dell’ingranaggio – afferma Terracina – ma è comunque un grande onore esserci”.
In cucina, oltre agli chef Domenico Schingaro e Antonio Scalera, anche ristoratori d’eccezione venuti dagli Stati Uniti (da dove arriva anche il rav che sta vigilando sulla Casherut insieme a sette collaboratori). “L’aiuto che ci è stato chiesto è anche di tipo logistico, di supporto alla buona riuscita dell’evento” sottolinea Terracina.
(29 agosto 2017)