Italia-Israele, lo sport che unisce
Domani il calcio, a maggio il Giro

Svanita ormai quasi matematicamente la possibilità di qualificarsi ai Mondiali del 2018 senza passare dalla lotteria degli spareggi, gli Azzurri di Ventura sono chiamati a un compito più semplice, ma comunque non scontato: difendere la seconda piazza del girone eliminatorio non sarà infatti uno scherzo. Per raggiungere la meta, la partita contro in Israele in programma domani sera a Reggio Emilia dovrà portare tre punti in dote. Non è più tempo di scherzare con il fuoco: l’Albania, che segue in classifica a quattro punti di distanza, appare improvvisamente minacciosa.
Italia versus Israele. Sono settimane di affascinanti incroci tra i due paesi nel segno dello sport. Appena pochi giorni fa, a Tel Aviv, l’Italia è stata brillantemente corsara nel match di esordio agli Europei di basket. Corsara come gli Azzurri di Ventura, che un anno fa si imposero in trasferta con un perentorio 3 a 1 firmato Pellè, Candreva e Immobile.
Non sarà in campo domani una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex palermitano Eran Zahavi, che proprio stamane ha abbandonato la compagine con una decisione che farà discutere a lungo (in patria, almeno). In panchina ci sarà invece Lior Many, componente dello staff medico della squadra, che aveva esordito come dietista nella Fiorentina di Cesare Prandelli.
Ancor più affascinanti però sono nuove scadenze e nuovi impegni in vista. Come l’ormai imminente annuncio che il prossimo Giro d’Italia partirà da Gerusalemme, a pochi giorni dal 70esimo anniversario dalla fondazione dello Stato ebraico. Tre in tutto le tappe che dovrebbero essere organizzate in Israele, con la probabile partecipazione della Israel Cycling Academy (prima e unica squadra professionistica israeliana, guidata dal giovane team manager Ran Margaliot).
Per restare alla partita di domani, il pensiero non può non andare al collega Marco Mathieu di Repubblica. Da luglio in coma per via di un drammatico incidente stradale, Mathieu è curatore di un libretto pubblicato da Giuntina che si è deciso, d’accordo con la famiglia, di far arrivare nelle librerie alla vigilia dell’incontro: Rete!. Undici storie di calcio, firmate da cinque scrittori italiani e da altrettanti autori israeliani (più la testimonianza di una studentessa), che approfondiscono la magia del pallone da diversi punti di vista.

a.s twitter @asmulevichmoked

(4 settembre 2017)