La sinagoga nel futuro di Palermo
La storica firma in arcivescovado
È una firma storica quella posta nelle scorse ore nella sede dell’arcivescovado di Palermo. Dando continuità a un impegno annunciato lo scorso gennaio, l’arcivescovo Corrado Orefice ha approvato infatti in forma ufficiale la concessione (attraverso comodato gratuito) di un oratorio di proprietà ecclesiastica, l’Oratorio di S. Maria delle Grazie, detto anche del Sabato, che sorge negli antichi quartieri della “Gazzetta” e della “Meschita”, alla neonata sezione ebraica del capoluogo siciliano.
A oltre cinque secoli dall’editto di espulsione degli ebrei dall’isola, decisione che in tempi rapidi portò al definitivo sradicamento di una presenza plurisecolare dal territorio e all’inizio di una lunga fase di oblio su questa radice religiosa e culturale, prende avvio in modo solenne l’impegno di dar vita in quegli spazi a una sinagoga. La prima da allora.
Firmatari del contratto di comodato, iniziativa pubblica che arriva alle porte dello Shabbat e della Giornata Europea della Cultura Ebraica che avrà in Palermo la città capofila, sono stati oltre a monsignor Lorefice anche la presidente della Comunità ebraica di Napoli Lydia Schapirer e la referente della sezione ebraica palermitana Evelyne Aouate. Era inoltre presente alla cerimonia il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giulio Disegni, tra i protagonisti della stesura del documento.
Si è giunti a questo momento, vi si legge, “all’interno del fecondo cammino del dialogo interreligioso” e nel segno di una “cordiale amicizia”. Anche le istituzioni locali, a partire dal Comune, faranno la loro parte.
Così la Presidente UCEI Noemi Di Segni aveva commentato negli scorsi mesi l’annuncio di monsignor Lorefice sul futuro dell’oratorio: “Un evento storico e importante nei rapporti tra Chiesa ed Ebraismo. Una svolta locale, ancor più significativa perché arriva da un Meridione che già da tempo offre significative testimonianze di risveglio e di rinascita”.
(8 settembre 2017)