“Le Comunità nel Meridione: rispettare le legittime istituzioni”
È apparsa in queste ore sulla rete la notizia della costituzione di una “Comunità ebraica pugliese” che dovrebbe essere presentata, con tanto di organi dirigenti e rabbino capo, nella giornata di domani, 14 settembre.
Teniamo a precisare che si tratta di un’iniziativa del tutto illegittima e in alcun modo non autorizzata.
La costituzione di una “Comunità ebraica” legalmente riconosciuta come tale, ai sensi dell’Intesa firmata nel 1987 tra l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Repubblica italiana (legge di applicazione 8 marzo 1989, n. 101, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), cosi come la nomina dei rispettivi Rabbini, è materia riservata e disciplinata da ben precise norme di legge e di Statuto e non può essere proclamata unilateralmente o autonomamente da alcun gruppo di persone. Ferma restando la libertà di qualsivoglia gruppo di promuovere attività culturali in ambito ebraico, la competenza istituzionale legalmente stabilità per ogni iniziativa connessa alla costituzione di nuove comunità è attribuita all’Unione delle Comunità Ebraiche d’Italie e all’Assemblea Rabbinica Italiana per quanto concerne gli aspetti di carattere religioso. Le attività nella Regione Puglia e gli ebrei ivi residenti fanno capo alla Comunità ebraica di Napoli, alle quali già sono connesse le sezioni di Trani e San Nicandro. A chiunque affermi fatti diversi o a chiunque, persone fisiche o enti, anche locali, che divulghino o favoriscano in qualsiasi modo tali attività, è intimata l’immediata cessazione e l’invito a raccordarsi con UCEI e ARI.
Noemi Di Segni, Presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane