…antisemiti

Quando gli ebrei in Italia – alla vigilia e dopo l’emancipazione – hanno iniziato ad occuparsi di politica, la prospettiva comunitaria è stata esclusa da questa dinamica. Da italiani, interessati dell’amministrazione della cosa pubblica a vario titolo, numerosi ebrei (in gran numero in percentuale rispetto ad ogni altra realtà europea) sono diventati consiglieri comunali, sindaci, e parlamentari, equamente distribuiti nel panorama politico. Ci sono stati episodi di schietto antisemitismo (per la verità pochi), nei quali alcuni di questi personaggi pubblici sono stati attaccati non tanto per la loro azione politica, quanto piuttosto per la loro essenza di ebrei, quindi (nella mente distorta degli accusatori) in qualche modo “estranei” e “nemici” agli interessi dell’Italia. Fu così che, ad esempio, Isacco Pesaro Maurogonato venne giudicato inidoneo a ricoprire il ruolo di ministro dell’economia; oppure Riccardo Luzzatto, che fu accusato di maneggi anticristiani; o ancora Ernesto Nathan, la cui appartenenza alla massoneria destò le ire di ampi settori del tradizionale antigiudaismo militante. Ma se escludiamo questi o altri limitati episodi, in realtà la partecipazione di ebrei allo scenario politico nazionale è sempre stata una costante che di principio escludeva qualsiasi espressione di appartenenza religiosa e si andava concentrando sulle cose pratiche dell’amministrazione pubblica. Per questo motivo, appaiono come profondamente antistoriche – oltre che ingiuste – certe polemiche pubbliche di questi giorni contro chi fa il suo onesto mestiere di deputato (che propone leggi al voto dell’assemblea parlamentare) contestandolo non tanto nel merito della sua proposta, quanto nella sua appartenenza religiosa che per qualche motivo ne determinerebbe l’azione politica. La condanna di simili tentativi di delegittimazione dovrebbe essere chiara ed esplicita. La proposta di legge a firma Emanuele Fiano vede la sua origine nella scarsa o mancata applicazione di una legge dello Stato – la cosiddetta legge Scelba – e trae la sua fonte di ispirazione dalle radici stesse della Costituzione repubblicana, nata con evidenti ed espliciti intenti antifascisti. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con le appartenenze religiose, e chiunque usi questa leva per muovere rilievi a questo esponente parlamentare lo fa perseguendo esplicitamente o implicitamente un’azione antisemita.

Gadi Luzzatto Voghera, storico