Informazione – International Edition
Italia ebraica, l’anno che verrà
Che anno sarà il 5778 per l’Italia ebraica? Quali le sfide da affrontare, le risposte da cercare? L’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, alla vigilia di Rosh Hashanah, il capodanno ebraico, si apre con l’editoriale del direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane pubblicato sul numero di settembre del giornale in apertura del dossier Focus sull’anno, che riepiloga gli accadimenti salienti del 5777. “Per essere fedeli alla nostra missione e all’eredità spirituale che abbiamo preso in consegna dobbiamo dimostrarci capaci di parlare chiaro e serenamente, di essere aperti e contemporaneamente fedeli alle tradizioni. Di guardare, nonostante tutto, con fiducia al domani” scrive tra l’altro Vitale. A firmare la traduzione in lingua inglese, Anna Pagetti, una delle studentesse della Scuola traduttori e interpreti di Trieste che sta svolgendo il proprio tirocinio presso l’UCEI.
Nascono dalla collaborazione con la Scuola anche la traduzione in lingua tedesca del testo di Ada Treves dedicato agli eventi organizzati a Ferrara in occasione della Festa del Libro ebraico (realizzata da Clara Ehret), e, nella sezione Bechol Lashon, di un testo del rabbino Pierpaolo Punturello in spagnolo, che propone gli interrogativi importanti da porsi in un periodo di grande riflessione spirituale, come quello che precede il Capodanno ebraico.
Sulla nuova uscita dell’edizione di Pagine Ebraiche dedicata al pubblico internazionale, spazio anche alla notizia che nel 2018, le prime tre tappe del Giro d’Italia si svolgeranno in Israele, come annunciato ieri nel corso della conferenza stampa svoltasi proprio a Gerusalemme. L’iniziativa, che era stata anticipata da Pagine Ebraiche nelle scorse settimane, ha riscosso l’attenzione dei grandi media internazionali. Tra gli altri, la sezione Italics ripropone l’articolo pubblicato sul Guardian.
Ancora, è stato inaugurata a New York, nel museo della Yeshiva University, un’installazione dedicata alla storia di Roma e della Roma ebraica nel corso dei secoli, nell’ambito di una mostra sull’Arco di Tito che rimarrà aperta fino a gennaio.
Infine, l’economista errante Susanna Calimani nel suo pilpul parla dell’esperienza di ascoltare i racconti del Testimone della Shoah Piero Terracina a Francoforte, circondata da famiglie bilingui.
“Piero ha ripetuto che la cosa più importante per i giovani è ascoltare, imparare e ripetere quanto ascoltato. Questi giovani, che hanno sentito la storia due volte, prima in italiano e poi in tedesco, sono già a metà strada”.
Rt
(19 settembre 2017)