ricordo…
Rosh Hashanà è una ricorrenza che nonostante il passare del tempo conserva un’attrattiva ed una carica di spiritualità inalterate. Una delle denominazioni bibliche del Rosh Hashanà è Yom Ha Zikaròn, Giorno del Ricordo. Rosh Hashanà è giorno di ricordo per eccellenza: ricordo del passato più profondo e misterioso, ricordo del passato più prossimo e recente, ricordo del presente, sempre così difficile da cogliere e da fermare, proprio perché in movimento. Ricordiamo la nostra vita e le nostre azioni, sperando di non trovarle irrimediabilmente indegne. Ricordiamo le persone care che non ci sono più, le cose e i momenti che avevamo in comune con loro e che le nostre tradizioni ci consentono di perpetuare e rivivere con la passione del cuore. Ricordiamo i giorni dell’anno trascorso, che ormai non ci appartengono più, ma che pesano ugualmente sulla nostra vita, per passarli al vaglio della nostra coscienza. È quindi, con consapevolezza e umiltà, non disgiunte da speranza e fede, che ci prepariamo ad aprire un nuovo anno, senza botti e fuochi d’artificio, ma addentrandoci in silenzio nei meandri oscuri e inquietanti del nostro animo per ascoltarci e provare a migliorarci.
Shanà Tovà Umvorechet.
Roberto Della Rocca, rabbino