Verona – Un anno per la convivenza

bruno carmi veronaPer il nuovo anno mi auguro ed auguro a tutti voi che l’intelligenza e la ragione prevalgano sempre su ogni fanatismo, integralismo e barbarie. Si tratti di chi predica il boicottaggio della produzione e della creatività israeliane piuttosto di chi insanguina il mondo libero pensando che sia preferibile vivere in un regime a pensiero unico e totalizzante.
Nell’anno appena terminato abbiamo assistito a troppe manifestazioni ed espressioni razziste, nazifasciste, intolleranti e, con timore e con rabbia, vediamo crescere l’antisemitismo e siamo consapevoli che non si tratta solo di episodi isolati o nostalgici ma di un modo di ragionare che ha fatto e può fare di nuovo enormi danni.
Continuano i vili attentati terroristici in Europa contro inermi cittadini senza altra colpa che quella di voler vivere in un modo libero, dove donne e uomini hanno pari dignità e dove la Vita è un bene prezioso da difendere sempre. Attacchi contro il nostro modo di vivere democratico, laico, moderno messi in atto da una mano assassina intrisa di fanatismo religioso di matrice islamista che sempre si premura di dichiarare anche nei comunicati di rivendicazione il suo aperto odio nei nostri confronti come ebrei.
Tutto questo deve essere fermato perché ne va della nostra libertà e della nostra possibilità di convivenza pacifica.
Noi ebrei, nonostante persecuzioni, cacciate, ghetti, soprusi di ogni genere abbiamo saputo mantenere viva la nostra identità e sempre l’abbiamo fatto nel rispetto delle regole dei Paesi che di volta in volta ci accoglievano.
Abbiamo sempre cercato di applicare una regola molto semplice: cercare di dare ai nostri nuovi amici, ai nostri vicini, il meglio delle nostre conoscenze e delle nostre capacità cercando di apprendere il meglio delle loro culture. Tutto questo ha sempre portato accrescimento e ricchezza per tutti, così come invece povertà spirituale e materiale ne è venuta ogni volta che da un Paese venivamo cacciati.
Questo modo di operare dobbiamo saperlo applicare e migliorare oggi con i nuovi immigrati ed è il solo modo per vivere e convivere che ci hanno insegnato i nostri Maestri, i nostri genitori ed i nostri Testi Sacri.
L’augurio è quello che il 5778 sia foriero di gioia, pace e prosperità da vivere in una società libera, rispettosa delle minoranze e delle diversità e che sappia confrontarsi con le sfide del futuro.
Shanà Tovà Umetukà

Bruno Carmi, presidente Comunità ebraica di Verona

(24 settembre 2017)