Lo scandalo del film Rom
Mentre in Europa il populismo nazionalista riscuote sempre più consensi, l’Anica candida all’Oscar come film italiano “A Ciambra” di Jonas Carpignano, un film incentrato sulla comunità Rom di Gioia Tauro, dove gli stessi rom sono sia attori che protagonisti. Naturalmente infuriano le polemiche anti-buoniste sul web quasi si trattasse di blasfemia. Come può un film sui rom rappresentare l’Italia a Cannes? Forse una pellicola sulle gesta o gli amori giovanili del Duce sarebbe stata più indicata e gradita. Tra i commenti riportati dall’Espresso un ignoto scrive “questi continui attacchi alla nostra civiltà e razza sono polpette avvelenate provenienti o dai mercenari della grande finanza o dagli occupanti dell’Europa, gli Usa”. Sarà, ma questa illuminata argomentazione, tra le tante, riconduce alle solite idiozie sul complotto giudaico-pluto-massonico guidato da Soros e altri oscuri personaggi. Qualcuno è ancora certo che i numerosi xenofobi che stanno prendendo piede in Occidente siano soltanto un male minore oppure degli spassionati difensori della nostra “civiltà” così riscoperta “giudaico-cristiana”?
Francesco Moises Bassano
(29 settembre 2017)