Lotta all’odio e al negazionismo,
Senato si allinea a standard UE
Con una larga maggioranza (123 sì, 25 no, 68 astenuti) il Senato ha dato ieri il proprio via libera a un’integrazione della cosiddetta Legge Mancino che allinea l’Italia alla Decisione comunitaria del 2008. Con il provvedimento, che entrerà a fare parte del Codice penale, è prevista tra le altre la punibilità anche con le circostanze aggravanti della minimizzazione, del reato di negazionismo della Shoah e altri crimini di genocidio e contro l’umanità.
Sottolinea la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni: “La punibilità, anche con circostanze aggravanti della minimizzazione, o banalizzazione, del reato di negazionismo della Shoah e altri crimini di genocidio e contro l’umanità rappresenta un atto dovuto e doveroso, verso i cittadini dell’Italia di ieri e di oggi”. La Presidente UCEI, che un fitto dialogo aveva intrattenuto con i capigruppo dei diversi partiti al Senato nei giorni precedenti, afferma ancora: “Un grazie di cuore va a tutti coloro che si sono adoperati assieme all’UCEI e all’Ambasciata di Israele per questo traguardo: una tutela importante a presidio di valori fondanti di questo Paese per un domani sul quale, assieme a molti altri, esprimiamo le nostre maturate preoccupazioni per le numeroso vicende risultanti da odio, negazioni e banalizzazioni, alle quali non si può restare indifferenti”.
A quali drammatiche conseguenze possa portare l’odio (e come certe azioni debbano essere correttamente qualificate), riflette la Presidente Di Segni, lo hanno ricordato in questi giorni “sia il Presidente della Repubblica Matterella, sia il Presidente del Senato Grasso, nelle parole dedicate a commemorare il 35esimo anniversario dell’attentato al Tempio Maggiore e il piccolo Stefano Gaj Taché”.
Con le celebrazioni di Hoshanà Rabà e Simchat Torà, prosegue Di Segni, andiamo verso la conclusione delle solenni festività, con le intense giornate dedicata alla preghiera e alla riflessione, individuale e collettiva. Giorni di forti emozioni, osserva, nei quali sono state recitate preghiere millenarie e ci si è ripromessi di preservare “la nostra fede, progenie e tradizioni” oltre che di proseguire “la nostra missione di popolo che illumina anche gli altri”.
Il pensiero va anche alle diverse Comunità e parti d’Italia dove in questi giorni si ricorderanno inoltre gli orrori dell’occupazione nazifascista e le deportazioni. “Giorni importanti che ci accompagnano, sempre e ovunque, e stratificano la nostra memoria e consapevolezza di essere un popolo unico” dice al riguardo la Presidente UCEI. Momenti che, aggiunge, fanno parte anche di un impegno che le Istituzioni italiane, comunitarie ed internazionali sono chiamate a garantire, assumendo ogni atto, decisione e sentenza, affinché la libertà di culto sia effettiva e il contributo ebraico – in ogni campo – riconosciuto. Affinché odio, terrorismo, antisemitismo, espressioni passate o nuove di nazismo e fascismo non abbiano alcun riconoscimento e legittimazione.
(11 ottobre 2017)