FILOSOFIA Scritti e pensieri di Filone per aiutarci nel cammino del Dialogo
Dal 16 al 18 ottobre si tiene tra Rimini e Roma un convegno sul filosofo ebreo della tarda antichità Filone d’Alessandria, pensatore e leader della famosa e importante comunità ebraica dell’emergente metropoli mediterranea di Alessandria d’Egitto, nella quale vissero prima e dopo l’inizio dell’era volgare importanti realtà ebraiche, greche e romane‐pagane. Conoscitore versato nelle tre grande culture della città e dell’epoca, oltre che della letteratura rabbinica sviluppatasi a Gerusalemme, Filone tentò di presentare la bibbia ebraica e l’ebraismo al mondo circostante attraverso terminologie e chiavi di lettura del mondo greco, mescolando platonismo, stoicismo e altre scuole e valori civili greco‐romani con le letture midrashiche della Torah. Se per il mondo ebraico questo grande pensatore rappresenta una delle prime testimonianze di sforzo di comprensione del messaggio particolare della Torah e della sua proposta di sacralità ed elezione attraverso le mitzvot, con la terminologia filosofica universale dell’epoca, per il mondo greco romano e successivamente per quello cristiano gli scritti di Filone proposero un confronto con gli insegnamenti della Torah e l’ebraismo attraverso un testo scritto in lingua e nozioni greche e per una utenza di matrice culturale greco‐romana. Fra le varie figure bibliche presentate negli suoi scritti Filone dedicò una opera alla presentazione e narrazione della vita di Mosè, l’ideale guida e legislatore della sacralità del popolo sacro, il popolo d’Israele. Per far combaciare terminologia biblica‐rabbinica e concetti greci, nei suoi scritti Filone fa un uso estensivo di ermeneutica allegorica, offrendo spesso una lettura simbolica delle narrazioni bibliche, come per fare un esempio semplice del significato del numero sette nella storia della creazione. Pur non estraneo al pensiero rabbinico, e spesso basato sui midrashim, il modello allegorico piacque al nascente mondo cristiano e Filone diventò un importante modello di pensiero e commento biblico per il cristianesimo. Di riflesso, con la caduta dell’impero scomparve dal mondo ebraico per rifiorire in un contesto ebraico solo più di mille anni dopo, intorno al Seicento a Mantova negli scritti di Azaria de Rossi, fino a diventare per il nuovo illuminismo ebraico, l’haskalà e poi per il sionismo uno degli eroi della cultura ebraica antica, che Ben Gurion volle rifar splendere come parte del bagaglio culturale moderno d’Israele, spingendo alla traduzione completa delle sue opere dal greco in ebraico, opera parzialmente compiuta da studiosi israeliani con l’aiuto dell’Accademia delle scienze. Su iniziativa della casa editrice Guaraldi di Rimini, dello scrivente, della comunità de Montetaurò, dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose A. Marvelli, della nascente Scuola di studi e cultura ebraica di Firenze e con la partecipazione di studiosi dell’Università Ebraica di Gerusalemme, del centro Bea per gli studi Giudaici della Pontifica Università Gregoriana e studiosi di Filone di tutta Italia, Il convegno farà incontrare figure sia interessate a Filone stesso che al dialogo interreligioso. Il convegno, riconosciuto dal ministero dell’Istruzione, si terrà a Rimini negli spazi dell’Istituto superiore di Scienze Religiose il 16 e 17 ottobre e si trasferirà a Roma il 17 sera per una riunione nella sale della Gregoriana il 18 mattina, con un pranzo conclusivo. L’iniziativa si propone di offrire uno studio e una rilettura degli scritti di Filone come un paradigma per il dialogo dei nostri tempi e per le nostre metropoli multiculturali. La convivenza in uno stesso contesto cittadino di gruppi di tendenze e tradizioni religiose diverse richiede infatti la promozione di nuovi modelli d’incontro e d’interscambio religioso e culturale e la creazione di un linguaggio culturale condiviso che permetta ai membri di ogni gruppo di capire gli ideali che ispirano l’altro, condividendo valori religiosi, sociali e culturali di base. Per l’occasione l’editore Guaraldi ha pubblicato una raccolta di testi scelti dall’opera Sulla vita di Mosè di Filone in tre lingue: italiano, greco ed ebraico moderno. Italiano e greco a confronto e, col permesso della casa editrice Bialik e dell’Accademia delle Scienze d’Israele, la moderna traduzione ebraica come ulteriore messaggio di un possibile dialogo fra varie culture e linguaggi. Un possibile rinnovato rinascimento di rispetto e riconoscimento del valore delle varie culture e dei loro messaggi universali, non più sotto l’egemonia di una cultura dominante come furono le aspirazioni anche dei più curiosi umanisti e/o illuministi cristiani dal Quattro all’Ottocento, ma in cerca invece di un nuovo dialogo interculturale e interreligioso ove ogni tradizione e cultura, con la sua lingua e linguaggio particolare, gode di rispetto e legittimità nella ricerca comune di valori eterni capaci di guidare l’umanità nella sua ricerca di ciò che può mantenere la pace sociale e condurre l’uomo verso il sacro e il sublime.
Rav Joseph Levi, Italia Ebraica, ottobre 2017