…derive

La cosa più vicina e più difficile a vedersi, diceva un famoso filosofo dello scorso secolo. Così, mentre in Europa eravamo impegnati ad elaborare strampalate teorie, paventando l’avvicinarsi di una fantomatica Eurabia, sulla scia di libri che avevano il solo obiettivo di far la fortuna di chi li editava, il dato evidente era un altro. La vecchia storia si stava ripetendo: in ogni periodo di crisi, il Vecchio Continente vira a destra. Prima l’Ungheria, poi la Polonia, poi l’intero gruppo di Visegrad, senza contare l’incredibile ascesa dei partiti lepenisti nei Paesi occidentali. Le elezioni austriache sono solo l’ultimo atto di questo percorso. Purtroppo, a questo declino culturale ha anche partecipato parte dell’ebraismo europeo; forse per sentirsi più ebrei, molti hanno immaginato di combattere qui da noi lo stesso conflitto che si combatte in Israele. Senza contare che la lotta fra Cristianesimo e Islam è assai antica e solitamente a rimetterci sono proprio gli ebrei. Dice niente la cacciata dalla Spagna nel 1492? Ciò che bisognava scongiurare era proprio questa deriva integralista. Si è, invece, contribuito ad alimentarla.

Davide Assael, ricercatore

(18 ottobre 2017)