David Limentani (1930-2017)
L’amico, il confidente, il tramite per la realizzazione di un incontro che avrebbe riscritto la storia dei rapporti tra ebrei e cristiani. Ci ha lasciati nelle scorse ore David Limentani, 87 anni, lo storico “cocciaro” del Portico d’Ottavia. Una vita al fianco del rav Elio Toaff, con cui collaborò anche nell’organizzazione della storica visita di Wojtyla.
È “un giorno come un altro”, raccontò a Pagine Ebraiche alcuni anni fa, quando dal Vaticano arriva, a sorpresa, una convocazione da un funzionario. David crede a uno scherzo del cugino Aldo, sparring partner di battute e azioni goliardiche, e infatti finisce con il farsi chiudere il telefono in faccia dal suo interlocutore. E invece, come appurerà in seguito, è tutto vero: Wojtyla vuole conoscerlo. L’invito viene accolto e i due, in un clima disteso e cordiale, parlano un po’ di tutto. Poi Wojtyla arriva al punto: “So che lei è amico intimo del rabbino Toaff. Come pensa reagirebbe se esprimessi il desiderio di visitare la sinagoga?”. È la domanda che cambierà il corso degli eventi. David è sorpreso ed emozionato: sarà lui a riferire la proposta al rav e a fare da intermediario con il Vaticano.
Una vicenda che ha raccontato anche nel suo libro di memorie Il cocciaro del papa, uscito nel 2013. I funerali di David Limentani si sono svolti questa mattina, al cimitero di Prima Porta. Sia il suo ricordo di benedizione.
(27 ottobre 2017)