Il Giardino del Bene in Giordania
“Amman, baluardo contro il terrore”
Dialogo, impegno, solidarietà. Valori in pericolo, valori da difendere ad ogni costo. Nato dalla collaborazione tra Gariwo-Il Giardino dei Giusti ed EcoPeace Middle East, organizzazione che unisce ambientalisti giordani, israeliani e palestinesi per la salvaguardia dell’ambiente e la cooperazione, con il supporto dell’ambasciata italiana ad Amman, il “Giardino del Bene” inaugurato stamane in Giordania risponde a questa esigenza. Ospitato nello Sharhabil Bin Hassneh Eco Park, riserva naturale creata nel 2004 nella Valle del Giordano da un gruppo di volontari che hanno risanato l’area dotandola di strutture eco-compatibili per ospitare turisti e organizzare attività educative per i giovani, si propone di onorare (d’intesa con il locale ministero della Cultura) sette persone che si sono distinte nella battaglia contro il terrorismo e nella difesa del patrimonio ambientale e culturale. Tra loro spicca la figura di Muath Kasasbeh, il pilota dell’aeronautica giardino arso vivo dall’Isis di cui molto si sono occupate le cronache.
Ha affermato Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, inaugurando il giardino: “Perché abbiamo scelto la Giordania, dopo avere creato un centinaio di Giardini in Italia, in Europa e nel Medio Oriente? Il motivo è che la Giordania è un Paese esemplare di fronte ai problemi del nostro tempo. Ha accolto milioni di profughi. È un esempio per la sua propensione alla pace. È in prima linea per la difesa del pianeta contro i cambiamenti climatici. È un grande baluardo contro la minaccia terroristica”.
Vivo apprezzamento per l’iniziativa è arrivato tra gli altri dal ministro degli Esteri Angelino Alfano: “L’Italia – il suo messaggio – sarà sempre al fianco di quanti, al di là di fedi, culture e tradizioni diverse, trovano nel dialogo e nel rispetto reciproco la chiave per progredire sul terreno della tutela integrale della dignità umana”.
Il Giardino del Bene in Giordania si aggiunge ai due Giardini dei Giusti creati da Gariwo nel Medio Oriente: uno a Neve Shalom – Wahat el Salam (“oasi di pace” in ebraico e in arabo) in Israele nel 2015 e uno a Tunisi nel 2016.
(30 ottobre 2017)