Informazione – International Edition
“Odio nelle curve, si agisca”
“La leader della comunità ebraica italiana esorta le autorità sportive a combattere l’antisemitismo”. Questo il titolo di un’intervista dell’agenzia di stampa internazionale Reuters alla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Nell’articolo, ripreso sull’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, Di Segni commenta i recenti fatti di odio negli stadi e le iniziative realizzate per rispondere, definendole importanti ma non sufficienti. “Serve la legalità, è necessario applicare sanzioni, e se le regole esistono, devono essere rispettate. Chi si comporta male deve essere punito, e non è ciò che accade ora”. La presidente UCEI ha inoltre espresso l’auspicio che gli eventi degli ultimi giorni – l’insulto alla memoria di Anna Frank, le magliette e i brani letti negli stadi – possano innalzare il livello di attenzione e pubblica consapevolezza. “È importante concentrarsi sull’educazione dei giovani. La televisione e lo sport hanno un grande potere, e i media devono capire che possono fare molto”.
Grande l’eco mediatica suscitata da quanto accaduto negli stadi italiani. A parlarne anche il New York Times, che per l’occasione chiede un parere al giornalista della redazione UCEI Adam Smulevich, autore del libro “Presidenti” pubblicato da Giuntina e dedicato alla storia di tre patron calcistici di origine ebraica e di quello che significò per la loro vita, storia e carriera, l’avvento del fascismo.
Ancora sport in apertura, con la notizia che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato Jorge Bergoglio a inaugurare il Giro d’Italia, le cui prime tappe si svolgeranno proprio nello Stato ebraico.
Sempre essenziale è anche il contributo all’edizione internazionale di Pagine Ebraiche delle studentesse della Scuola traduttori e interpreti di Trieste: per Bechol Lashon Milena Porsch firma la traduzione in tedesco del pensiero della professoressa torinese Anna Segre, che si sofferma su come spesso, terminata una storia, ci ritroviamo senza sapere nulla di cosa accade ai suoi protagonisti, così come spesso nulla sappiamo del cosa essi fossero prima dell’inizio della narrazione; Rachele Ferin invece realizza la versione in inglese di una riflessione del professore dell’Università Ca’ Foscari Dario Calimani, dedicata all’identità ebraica e all’importanza degli insegnanti.
Infine, in Italics, la notizia che un volume del Talmud tradotto in italiano è stato donato alla prestigiosa Biblioteca del Congresso americano.
Rossella Tercatin
(30 ottobre 2017)