Ye’ud, la formazione al centro

Quattordici giovani in età universitaria da tutta Italia partecipano in queste ore a Ye’ud 2017, progetto seminaristico di formazione dedicato alla crescita di nuove generazioni di leader, organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dalla World Zionist Organization, e diretto da Rav Roberto Della Rocca e Claudia Jonas.
Il ritrovo è stato a Tev Aviv per poi dirigersi tutti insieme verso Kiryat Moriah – Rechov Ha’Armon HaNatziv, Gerusalemme.
In serata rav Roberto della Rocca e rav Wasserman hanno salutato e accolto i partecipanti introducendo i criteri di base del progetto e ponendo al centro della settimana di studio il concetto stesso di “Ye’ud” e l’importanza di incontrare persone che lo esprimono nella loro quotidianità in Israele, mettendo in luce fin da subito la ricchezza di un programma scandito da incontri teorici e sperimentali condotti da ebrei italiani e israeliani che si distinguono nel loro campo. Dan Wiesenfeld ha guidato, subito dopo, un primo momento di conoscenza reciproca offrendo spunti di riflessione a partire da parole chiave quali “comportamento organizzativo, gruppo, team, interdipendenza” e introducendo la distinzione fra “omogeneità” e “capitalizzazione delle differenze”.
La mattina seguente le ragazze ed i ragazzi partecipanti hanno potuto entrare nel vivo della discussione grazie ad una stimolante lezione del rav Della Rocca che ha incorniciato la giornata proponendo il Sinedrio come modello di comunità, anche nella contemporaneità: una comunità che si costruisce attorno ad una mission comune, che agisce come centro propulsore dell’identità ebraica e che è il cuore della vita politica, sociale e amministrativa della comunità. Attraverso la lettura di alcuni brani del Trattato di Sanhedrin del Talmud Babilonese il confronto si è aperto sulle diverse possibilità di interpretazione ma tenendo ben saldi i valori centrali della collettività, della “vita insieme”. Questo incontro è stato fondamentale per vivere appieno il programma della giornata che ha portato prima i giovani a incontrare Jonathan Pacifici e la sua conoscenza dello sviluppo innovativo in Israele e poi a visitare la Corte Suprema e il quartiere del Governo. Nel pomeriggio Giordana Moscati ha accompagnato il gruppo a visitare la città attraverso le fasi della sua crescita urbanistica dall’esterno verso l’interno, alla scoperta poi della Città Vecchia e del quartiere ebraico fino al Kotel, scendendo poi nel Tunnel Kotel alla scoperta delle fondamentali corrispondente fra passato, presente e futuro.
Non sono mancati i momenti sociali, fra cui la partecipazione a un matrimonio sorprendente e una visita serale in città. La strada per passare da gruppo a team sarà ancora ricca e costruttiva ma i primi sviluppi sono già preziosi.

Daria Carmi

(9 novembre 2017)