Libri – Mussolini contro gli ebrei

È il 10 novembre del 1938 quando il Consiglio dei ministri approva le Leggi Razziste che porteranno gli ebrei italiani ai margini della società. Il preludio a molte sofferenze e difficoltà che di lì a poco seguiranno. La cacciata dalle scuole, dalle università, dalle professioni. L’anticamera, per molte migliaia di loro, alla successiva deportazioni nei campi di sterminio e all’annientamento.
Preziosa, per inquadrare quell’epoca di scelte e di infamie, la decisione dello storico Michele Sarfatti di proporre, proprio in queste settimane, una versione ampliata del saggio Mussolini contro gli ebrei con l’editore Silvio Zamorani. Sottotitolo: cronaca dell’elaborazione delle Leggi del 1938.
“La figura di Mussolini va analizzata e studiata con attenzione, va davvero capita nei suoi pantaloni. Il dittatore fascista fu un essere estremamente pensante, che sviluppava ragionamenti, cambiava idea, rifletteva sulle proprie decisioni. Aveva un fortissimo senso dell’opinione pubblica” ha sottolineato Sarfatti, ospite ieri della Fondazione Museo della Shoah di Roma per un incontro del ciclo ‘Salotto letterario’ organizzato con il contributo del Centro di Cultura della Comunità ebraica romana. In dialogo con l’autore gli storici Anna Foa, Umberto Gentiloni e Marcello Pezzetti. Ad aprire la serata i saluti del presidente della Fondazione Mario Venezia e del vicepresidente della Comunità Ruben Della Rocca.

(9 novembre 2017)