…dolore

La scrittrice israeliana Zeruya Shalev ha vinto la diciassettesima edizione del premio letterario Adei-Wizo con il romanzo Dolore tradotto in italiano da Elena Loewenthal (Feltrinelli). È la storia di una donna che in seguito a una lesione subita in un attacco terroristico soffre per il resto dei suoi giorni di un dolore fisso e lancinante. Il dolore continuato, forse più di quello a ondate, è davvero insopportabile, ma alla fine diventa una presenza fissa e in un certo senso una compagnia che evita l’assoluta solitudine, e quindi con la sua presenza finisce per portare sollievo e quasi amicizia, oltre a un senso di speranza che un giorno il dolore scomparirà. Descrizione o metafora, il libro apre uno spiraglio originale sull’espressione culturale ebraica, in questo caso di lingua originale ebraica. Il premio letterario Adei-Wizo fu pensato da Adelina Della Pergola attorno all’anno 2000 con l’obiettivo di portare le cultura ebraica a conoscenza del più ampio pubblico in Italia. Si era pensato giustamente che la conoscenza dell’ebraismo e degli ebrei fosse un fattore necessario per prevenire o per far diminuire quegli atteggiamenti negativi nei confronti dell’ebraismo che generalmente sono fondati sulla scarsa o nulla conoscenza del fenomeno in questione. Un fatto accertato dalla ricerca è che il pregiudizio antiebraico è più forte tra coloro che non conoscono nessun ebreo e non sanno nulla dell’ebraismo. La conoscenza e la diffusione della cultura è dunque uno strumento importante per educare il pubblico e moderare certi eccessi ingiustificabili. Il 2000 era un anno in cui si poteva guardare al nuovo millennio con trepidazione ma anche con un certo ottimismo. Non si potevano certo prevedere i cieli nuvolosi che si accumulano sull’odierna Europa in modo sempre più inquietante. La funzione ristoratrice della cultura è necessaria oggi più che mai. C’è forse da sperare che tra i più giovani vi sia maggiore apertura e disponibilità ad ascoltare, apprendere, comparare, e solo dopo a giudicare.

Sergio Della Pergola, Università di Gerusalemme

(16 novembre 2017)