Israele sogna con il ciclismo
“Tanta Italia nel progetto”
“Ci siamo trovati subito d’accordo con la squadra. Il potenziale qua è alto, la situazione ciclistica nel suo insieme davvero promettente. È un progetto che andrà lontano”. Cristiano De Rosa di mestiere produce bici. E le fa belle, belle davvero. Una storia familiare gloriosa, una leggenda che nasce anche nel segno di Eddy Mercxx. Il “cannibale”, il più grande ciclista di tutti i tempi, ha spesso trionfato in sella a una De Rosa.
Le ambizioni dell’Israel Cycling Academy, la prima squadra professionistica israeliana di ciclismo, sono un attimo più misurate rispetto a quelle del campione belga. Ma per sognare a occhi aperti, è stato deciso con lungimiranza, servono mezzi adeguati.
Nasce quindi con l’Italia nei pedali la sfida della Academy, che a gennaio dovrebbe ottenere una delle wild card per partecipare al prossimo Giro d’Italia con partenza da Gerusalemme (il via alla corsa il 4 maggio).
Italia e Giro: quasi non si parla d’altro tra i 24 atleti del team, convocati nelle scorse ore a Gerusalemme per il primo raduno in vista di una stagione decisiva nella storia di questa giovane squadra. L’obiettivo, numero uno, è a tinte rosa. E nessuno fa niente per nasconderlo, tanto che sulle magliette d’allenamento c’è chiaramente scritto “The road to Jerusalem”. Settantadue ore in Israele (prima di far ritorno a Girona, dove la squadra ha il proprio quartier generale) in cui sono successe molte cose. Innanzitutto tanti nuovi arrivi si sono integrati con i veterani, anche con metodi non convenzionali per far gruppo (vedi: esercitazioni militari tra le montagne, in piena notte). E poi ieri tutti insieme hanno ottenuto, al Centro Peres, il titolo di “ambasciatore di pace”. E questo in ragione della peculiare identità della squadra – 16 nazionalità e quattro religioni diverse. Il primo a ricevere il titolo è stato l’unico italiano in rosa, Kristian Sbaragli, cui il “vero” ambasciatore in Israele Gianluigi Benedetti ha donato il simbolico attestato. Ma è successo anche tanto altro: come l’inaugurazione di una scuola per giovani ciclisti, a Beit Shemesh.
“Per dare un futuro al nostro movimento dobbiamo iniziare da qua, dai ragazzi” sottolinea il team manager Ran Margaliot).
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(Nell’immagine Kristian Sbaragli insieme a Cristiano De Rosa e all’ambasciatore Gianluigi Benedetti)
(17 novembre 2017)