Qui Torino, la riunione Maccabi
per costruire Budapest 2019
Tracciare un bilancio dell’ultima Maccabiade, ma anche progettare i prossimi Giochi europei in programma a Budapest nel 2019. Una sfida che entra sempre più nel vivo. Intense ore di lavoro a Torino per il board europeo del Maccabi, che si riunirà nel capoluogo piemontese fino a domenica.
A fare gli onori di casa, insieme al presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni, la vicepresidente del board continentale Claudia De Benedetti. Molto positiva la sua valutazione del lavoro compiuto, con uno sguardo in prospettiva a quello che resta da fare. “Negli ultimi anni – ha sottolineato De Benedetti – ho trovato ottimi amici in tutta Europa, nei seminari e nei tornei. Dove si riunisce il Maccabi, c’è una comunità. E il nostro lavoro incessante è fondamentale. Anche perché i giovani membri del Maccabi sono quelli il cui coinvolgimento può davvero guidare la nostra crescita e gli sviluppi futuri. Ringiovanire le nostre organizzazioni è un aspetto chiave della missione che ci siamo dati e sarà ancora la principale priorità”. La vicepresidente ha poi ricordato l’ideale sionista che da sempre ispira il Maccabi. Una visione che “mai dovrà mancare, specialmente quest’anno che segna il settantesimo anniversario dello Stato di Israele”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Maccabi Italia Vittorio Pavoncello, cui i vertici europei hanno assegnato un riconoscimento per il lungo lavoro alle spalle. Questa la sua riflessione “Abbiamo affrontato molte sfide: spesso ci siamo trovati davanti ostacoli inaspettati e non sempre è stato facile sostenere gli sforzi necessari a garantire la nostra presenza alla Maccabiah. Abbiamo però lavorato con passione ed entusiasmo, consapevoli che la comunità ebraica italiana meritava di essere rappresentata al meglio nelle competizioni internazionali”. Ha poi aggiunto Pavoncello: “Mi guardo indietro e vedo i risultati di questo lungo e faticoso impegno. Abbiamo raggiunto importantissimi traguardi sportivi e mantenuto fede alla nostra identità e ai nostri valori. Abbiamo poi costruito e consolidato una credibilità della nostra piccola organizzazione sia nel nostro Paese che nel mondo.
Nel suo intervento, il presidente della federazione europea Motti Tichauer ha spiegato come il 2017 sia stato e continui ad essere un anno ricco di sfide per il Maccabi. Anche in ragione dei numerosi anniversari celebrati: i 120 anni dal primo Congresso sionista, i 100 dalla Dichiarazione Balfour, gli 85 dalla prima Maccabiade, i 70 (alle porte) dalla nascita dello Stato di Israele, i 50 dalla riunificazione di Gerusalemme. L’augurio rivolto ai partecipanti è stato di un Congresso “armonioso e proficuo”, che permetta al Maccabi di “proseguire la sua missione in Europa”.
Ospite dell’avvio dei lavori anche la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che ha osservato: “È quanto mai urgente far avanzare iniziative e progetti che diano allo sport un ruolo sempre più centrale nella diffusione di valori positivi, rivolti soprattutto a quelle nuove generazioni il cui futuro vediamo messo in pericolo da modelli profondamente sbagliati e distorti che incidono sempre di più nella nostra quotidianità. È una sfida che riguarda tutti e a tutti i livelli. È una sfida che è il cuore del vostro impegno, impegno sportivo e impegno istituzionale”.
Mentre in un messaggio inviato dalla sindaca Chiara Appendino si evidenziano i “legami fortissimi che legano l’Amministrazione comunale alla Comunità ebraica torinese, una tra le più importanti e coese in Italia”, e le numerose iniziative comuni, “da quelle più propriamente legate a rendere omaggio alle vittime della Shoah, al Giorno della Memoria, fino agli eventi più propriamente culturali”.
Diversi i progetti su cui i rappresentanti europei stanno discutendo in queste ore. Tra cui la Maccabi Fun Run, un evento di beneficenza che si propone di coinvolgere le organizzazioni ebraiche a tutti i livelli attraverso tre pilastri: sport, divertimento, comunità.
(17 novembre 2017)