Lezione di modestia
Il testamento spirituale di rav Giuseppe Laras, che ci ha lasciati la settimana scorsa, colpisce per capacità di sintesi. Condensa in poche righe concetti complessi e li spiega in modo alto ma chiaro, senza tralasciare nessun aspetto rilevante della sua vita e del suo tempo. Andrebbe distribuito tra i dirigenti dell’ebraismo italiano, anche quelli che magari non lo condividono in toto. Perché mette enuclea comunque le grandi sfide che abbiamo alle spalle e quelle che invece dobbiamo ancora affrontare.
Andando avanti, mi convinco sempre più di che siano le persone a fare la differenza, prima ancora che le idee. Un proposito giusto non cammina senza le gambe, il cuore e la testa di una donna o un uomo generoso. In questo senso, trovo che la chiusa del testo sia davvero una grande lezione di modestia, oltre che un piccolo assaggio della personalità di Laras a beneficio di chi non lo ha conosciuto: “Il mio carattere non facile mi ha permesso di sopravvivere ad alcuni gravi rovesci della mia vita, causandomi tuttavia anche incomprensioni e problemi. Nel corso del mio servizio alle nostre Kehillòth, mi auguro, tuttavia, di aver aiutato e rinfrancato più persone di quante possano essere state quelle respinte dalle mie difficoltà caratteriali, a cui vanno le mie scuse”.
Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas Twitter @tobiazevi