…Laras
La settimana scorsa la notizia della morte di Rav Laras, z.l., mi è giunta solo dopo aver consegnato il mo pezzo alla redazione. Da milanese ritengo doveroso un ricordo, che esprimo ora, ad una settimana di distanza. Dico da milanese e non solamente da ebreo milanese perché Rav Laras non è stato soltanto una figura difficilmente imitabile, per statura e autorevolezza, per la Comunità ebraica, ma anche una persona che ha contributo come pochi alla vita culturale della città. È stato per anni titolare della cattedra di Storia del pensiero ebraico alla Statale, con corsi molto frequentati, che hanno divulgato la conoscenza dell’ebraismo ben oltre i recinti comunitari. E, in virtù del suo sodalizio umano e culturale col Cardinale Martini, è stato decisivo per la ricostruzione dei rapporti ebraico-cristiani, con l’inaugurazione delle comuni letture bibliche al S. Fedele. Iniziative che hanno accompagnato i milanesi per anni, sospesi solo in occasione di malsane decisioni teologico-politiche da parte di qualche (anzi uno solo) Papa. A questo deve aggiungersi l’impegno della Fondazione Maimonide, luogo di incontri e prestigiose conferenze. Resto speranzoso e convinto che i suoi allievi rimasti a Milano sapranno perpetuare la sua eredità negli anni a venire.
Davide Assael, ricercatore