Torino – Percorsi interrotti, su tela
Una mostra dove il ricordo di una tragica fine lascia spazio ai quadri e ai disegni. Questa è “Percorsi interrotti”, centocinquanta opere che tentano di ricostruire l’attività artistica di Eleonora Levi e di suo figlio Giorgio Tedeschi, entrambi deportati ad Auschwitz e uccisi dai nazisti. I dipinti e i disegni esposti nelle sale dell’Auditorium Vivaldi di Torino, appartengono alla famiglia Tedeschi: assieme a Eleonora e a Giorgio, venne deportata anche la giovane moglie di quest’ultimo, Giuliana Fiorentino, unica sopravvissuta. Giuliana Fiorentino Tedeschi pubblicò un anno prima di Se questo è un uomo, Questo povero corpo (1946), testo dove l’autrice affronta il tema della maternità negata e l’enormità di una tragedia familiare. E sono proprio le sue figlie, in particolare Rossella, ad essersi fatte promotrici di questa mostra curata da Giovanna Galante Garrone con il patrocinio del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale.
A presentare la mostra il Generale Franco Cravarezza, Presidente dell’Associazione Amici della Biblioteca Nazionale. Il suo intervento ha preso il via dal titolo stesso dell’esposizione: “Percorsi interrotti che oggi attraverso l’impegno dei familiari possono proseguire”. A intervenire all’evento anche Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, che ha ricordato come la tragedia della Shoah abbia messo fine a molti, moltissimi talenti artistici ma di tanti non ci sono ricordi. Ecco che allora questa raccolta di disegni e dipinti in un’unica mostra si fa ancora più necessaria. A prendere la parola è stato poi Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio Regionale e presidente del Comitato Resistenza e Libertà. “Esponendo queste opere al pubblico è come se facessimo rivivere una parte di Eleonora e di suo figlio Giorgio”. Infine l’intervento della curatrice della mostra, Giovanna Galante Garrone che ha sottolineato come Rossella Tedeschi non abbia voluto agganciare tale iniziativa al Giorno della Memoria, proprio perché la mostra che inaugurata vuole raccontare Nora (così firmava i suoi lavori) e Giorgio in quanto artisti e metterne in luce l’estro creativo. Eleonora Levi era stata allieva del pittore Carlo Follini. Il figlio Giorgio, accanto alla passione per l’arte, intraprese una carriera, se pur breve, come architetto razionalista.
In occasione della mostra è stata confezionato un catalogo con testi curati da Alberto Cavaglion per la sezione “Una breve storia”, Rossella Tedeschi per “Fili spezzati” e Giovanna Galante Garrone per “Un volo interrotto”. Le fotografie delle opere sono state realizzate da Federico Disegni.
L’inaugurazione ufficiale dell’esposizione è stata preceduta dal concerto per pianoforte (Anna Barbero) e soprano (Valeria Fubini).
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Alice Fubini